E’ Antonio Colella; ad affiancarlo un direttivo di 24 componenti
Eletto nei giorni scorsi quello che nei fatti sarà l’ultimo dei segretari di partito dei Democratici di Sinistra; segretario che “traghetterà” la sinistra moderata locale verso il nascente Partito Democratico. Si tratta di Antonio Colella, unico candidato su cui, in maniera più o meno condivisa fra le diverse correnti, è stata operata la scelta nell’ambito del congresso sezionale del partito da poco conclusosi.
Ad affiancare Colella, un direttivo allargato ad altri ventiquattro componenti; in buona sostanza un gruppo politico-operativo, espressione di tutte le correnti del partito, costituito da Giuseppe Lauriola, Salvatore Taronno, Gina Vergura, Marcucci Giuseppe, Salvatore Dragano, Carmela Ciuffreda, Salvatore Mangiacotti, Giuseppe Riontino, Antonio Masciale, Raffaele Francavilla, Donato Cirella, Giuseppe Mangiacotti, Berto Dragano, Matteo Urbano, Rita Vergura, Celestino Grifa, Maria Falcone, Gino Fini, Matteo D’Addetta, Primiano D’Apote, Carlo Macrin, Donato Vergura, Antonio Cisternino e Raffaele Lombardi; la commissione di garanzia, invece, è costituita da Pio Viscio, Giovanni Ricci e Lucano Barone.
«La sollecitazione ad accettare l’incarico – ha dichiarato Colella nella sua relazione programmatica – è stata forte e netta ed altrettanto forte e netta è stata da parte mia l’adesione a questa richiesta, pensando che rifiutare sarebbe stato un atto di grande incoerenza politica, ho accettato anche per continuare il mio impegno civile in questa città. Ho avuto modo, in queste ultime settimane, di verificare che la mia maniera di intendere la politica e su quello che c’è da fare è condiviso da coloro che mi hanno proposto l’assunzione di questo ruolo. E ho avuto modo anche di verificare che sul mio nome vi fosse una convergenza, se non totale, di una grande maggioranza di consensi e di questo devo ringraziare chi ha lavorato affinché ciò fosse possibile limando tutti i contrasti che all’inizio vi sono stati, cercando sempre un dialogo e non una soluzione netta di frattura».
Il neo segretario ha voluto evidenziare come negli ultimi mesi ha avuto la sensazione di assistere spesso, nell’ambito del partito, a dibattiti intrisi di doppi sensi, allusioni ad episodi passati, a patti o promesse non mantenuti; fatti che, a suo parere, hanno inasprito periodicamente il dibattito interno al partito stesso andando anche oltre le sedi istituzionali, persino nelle piazze. Un modo di intendere la politica e di cercare il contrasto – per Colella –, con modi e dialettica che sicuramente non troveranno spazio nella futura gestione del partito.
«Il mio compito, ultimo segretario dei democratici di sinistra – ha continuato Colella – sarà quello di traghettatore. Traghettare, trasferire tutte le esperienze del nostro partito verso un progetto moderno, verso un partito nuovo, il partito democratico».
In conclusione, è stato riportato un accenno all’indirizzo e linea di condotta su alcuni punti fermi che saranno oggetto di lavoro della neo nata segreteria: l’incrementare e rafforzare il rapporto della politica con il territorio, con i cittadini, con gli elettori, il ricucire il deteriorato rapporto tra partiti politici e tra i partiti politici ed amministratori, e, non ultimo come importanza, il pensare, come già accennato, alla grande sfida del nascente partito democratico.
Da rilevare, in ultimo, una certa incoerenza rispetto a quanto emerso lo scorso 4 marzo quando votando per le mozioni poi presentate al congresso nazionale dei DS si registrò una elevata adesione alla terza mozione di Angius (oltre il 70% dei votanti), in buona sostanza non propensa verso il Partito Democratico.
Incoerenza per la quasi totale assenza di “fuoriusciti” dal partito (ad eccezione del consigliere comunale Giuseppe Longo) fra quei 160 votanti la mozione Angius; incoerenza che nessuno ha cercato di motivare in maniera logica o perlomeno a dire “il 4 marzo scorso abbiamo scherzato” oppure “non voleva essere un voto politico ma solo un messaggio di rottura con la federazione provinciale”.
Forse i “modi rinnovati” di confrontarsi e di fare politica auspicati da Colella potevano partire già nel dare questa risposta che tanti cittadini hanno chiesto anche attraverso il nostro portale.
g.p.