Ricostruito l’archivio con documenti, fotografie, bobine, materiale che si credeva perduto per sempre
Padre Pio ha realizzato le Sue opere terrene con l’aiuto di validissimi collaboratori, tra cui Emanuele Brunatto (nella foto): un uomo innamorato della santità di Padre Pio al punto da affiancarsi totalmente alla missione del Padre Santo.
Nel 1925 l’allora Segretario di Stato della S. Sede, il Card. Pietro Gasparri, disse a Emanuele Brunatto: “«…qualcuno le dirà che lei si immischia a torto nella giustizia della Chiesa; altri, che lei La serve: io potrei essere fra questi ultimi… ritornando a San Giovanni Rotondo non dimentichi di raccomandarmi alle preghiere di Padre Pio».
Ora, un parente di Brunatto e uno studioso di Padre Pio, Alberindo Grimani, dopo anni di lavoro hanno ricostruito due terzi dell’archivio dell’indiscusso faccendiere. Documenti, fotografie, bobine, materiale che si credeva perduto per sempre. Brunatto oltre ad impegnarsi a liberare Padre Pio dalle catene dei suoi nemici si è impegnato nel sociale : nel 1941 Padre Pio ricevette un contribuito di una ingente somma di denaro per la realizzazione della Casa Sollievo della Sofferenza (3.500.000 franchi francesi dell’epoca ), a Parigi realizzò due mense per i poveri nonché salvò migliaia di ebrei dalla frusta del nazismo e tanto ancora.
Nel giorno della sua nascita, 9 settembre 1892, l’Associazione Emanuele Brunatto, desidera ricordarlo con la speciale testimonianza del dott. Giuseppe Gusso – storico direttore sanitario della Casa Sollievo della Sofferenza – intervenuto in occasione del Primo Convegno di Studi su Brunatto nonché, con l’ascolto della sua voce (www.emanuelebrunatto.com ).
Viva voce di Brunatto
Testimonianza del dott. Gusso