Destinazione Valle della Monaca e Grotta del bambinello
Lasciati alle spalle gli abbondanti pranzi pasquali arriva l’ora di mettere corpo e mente in movimento nella splendida natura primaverile del Gargano.
Domenica 8 aprile è organizzata un’escursione aperta a tutti nel territorio di San Giovanni Rotondo e più precisamente a Valle della Monaca, un ambiente peculiare del Gargano caratterizzato dagli adattamenti che gli uomini, nei secoli, hanno praticato sul paesaggio al fine di renderlo produttivo: muretti a secco, masserie e pagliai, tracce della pastorizia del Gargano integrate perfettamente con la bellezza della natura del luogo.
Si tratta di un paesaggio costellato di grotte abitate fino a 50 anni fa dai pastori che, tra queste valli, passavano una vita intera secondo stili di vita tramandati di padre in figlio da secoli e ancora oggi resistono ai segni del tempo i terrazzamenti che, pietra dopo pietra, gli uomini costruivano per strappare alla natura impervia piccoli appezzamenti coltivabili.
Osservando l’ambiente circostante saranno evidenti le tracce della natura geologica del Gargano, che si impareranno a osservare e leggere con il geologo Gianluca Russo, tra fossili e segni dei grandi movimenti tettonici del Gargano.
Dopo circa 2km si giungerà nella masseria della famiglia Placentino, dove apprezzeremo la maestria dei massari nella lavorazione dei formaggi tipici degustando i sapori di questa terra, a tratti aspra e ruvida ma sempre bella e accogliente.
Meta finale sarà la cosiddetta “Grotta del bambinello”, una cavità sulla sommità di uno sperone di roccia, localmente chiamato “Picone”, che ospita una importante reliquia sacra legata a San Pio.
Appuntamento alle ore 9 al Bar in località “Le Matine”.
L’escursione si concluderà nel primo pomeriggio e l’intero percorso ha una lunghezza di 5km. Il contributo di partecipazione è di soli 10 euro e comprende la guida, il geologo e la degustazione in masseria; è obbligatoria la prenotazione al 3931753151.
L’organizzazione è a cura della guida turistica Domenico Sergio Antonacci in collaborazione con Giuseppe Placentino.