Il 10 luglio il calciatore palestinese sarà liberato
La lunghissima odissea del calciatore della nazionale palestinese Mahmoud Sarsak, arrestato nel 2009 e da allora detenuto in condizioni disumane e peraltro senza la formulazione di alcuna accusa e in sciopero della fame da 92 giorni, sarebbe alle battute finali. Stando a quanto trapela in queste ore dal carcere di Tel Aviv, il giovane e le autorità israeliane avrebbero raggiunto un accordo che ne prevede la liberazione entro il prossimo 10 luglio. In cambio il ragazzo ha sospeso lo sciopero della fame che lo ha quasi ridotto in fin di vita.
Proprio la settimana scorsa avevamo raccontato su questo sito l’incredibile storia di questo ragazzo, e di altre migliaia di detenuti palestinesi, denunciando oltre l’ingiustizia e i diritti umani violati anche la scarsa rilevanza mediatica e giornalistica data a questa storia iniziata nel 2009, quando Sarsak fu arrestato e sottoposto alla cosidetta detenzione amministrativa mentre si stava recando in Cisgiordania per unirsi alla sua nazionale di calcio.
La detenzione amministrativa esercitata da Israele autorizza la cattura di un uomo sulla base di informazioni di intelligence e permette di tenerlo imprigionato per periodi di sei mesi rinnovabili a tempo indeterminato anche in assenza di accuse formali, consentendo alle autorità di tenere segreti i registri degli indagati.
Soltanto dopo 3 nni e dopo che l’Onu ha ufficialmente definito come violazione dei diritti mani la situazione di Sarsak e della detenzione amministrativa isareliana, e a successiva lettera inviata alle autorità israeliane dal presidente della IFA Joseph Blatter, alcuni giornali ne hanno riportato la notizia, che in rancia ha addirittura provocato una pacifica occupazione della sede parigina ella Federcalcio francese nei giorni scorsi.
La notizia è stata onfermata anche dal legale di Sarsak, l’avvocato Mohammad Jabbarine “Un accordo è stato concluso perchè Mahmoud cessi l suo sciopero della fame in cambio della sua liberazione il 10 luglio” ggiungendo che viste le condizioni cliniche del ragazzo è difficile che possa ornare a giocare a calcio a livello agonistico.
Pio Matteo Augello