La replica del sindaco Cascavilla e dell’assessore D’Addetta
Chi raccoglie informazioni, deve avere sempre e comunque il beneficio del dubbio.
E per questo abbiamo cercato di capire meglio.
Dai sassi e dalla terra del traforo della fogna bianca…ai corridoi di Palazzo di Città per comprendere meglio la burrascosa storia del progetto di mitigazione e messa in sicurezza dal rischio idrogeologico del territorio sangiovannese.
Il nostro reportage, realizzato raccogliendo le dichiarazioni dei tecnici e dell’ex sindaco Pompilio che aveva avviato l’iter per la realizzazione del tunnel della fogna bianca, aveva lasciato aperti degli interrogativi sul rallentamento dei lavori per la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico che meritano risposte da dare ai tanti cittadini ed una città che lotta da troppi anni contro allagamenti ed alluvioni come quella del settembre 2009.
Dopo il video relativo al tunnel della fogna bianca, il sindaco insieme all’assessore D’Addetta hanno accolto la nostra richiesta di chiarimenti.
Dalla lunga chiacchierata è emerso che tra ritardi amministrativi, intoppi burocratici e adeguamenti progettuali, “il buco per l’acqua” (come amano definirlo il primo cittadino e l’assessore) resterà solo un lungo tunnel inutilizzato almeno fino al 2021, quando, a loro dire, dovrebbero essere conclusi i lavori per la mitigazione del rischio idraulico.
Se tutto va bene, dunque, e nella migliore delle ipotesi, per i prossimi tre anni bisognerà armarsi di tanta pazienza o, in alternativa, provando con la danza della siccità, sperare che la Natura non sia troppo malevola (magari evitare di lamentarsi e fare chiacchiere morte sull’argomento).
Il sindaco fa più volte uso del termine “distorsione dell’informazione”, ma a nostro avviso riportare dichiarazioni e documentare con articoli gli allagamenti e i disagi dei cittadini è fare informazione.
Piuttosto pensiamo che a fare “distorsione della comunicazione” siano stati personaggi vicini al primo cittadino che con foto e post sui social hanno creato “l’equivoco fogna bianca e mitigazione del rischio idrogeologico” (n.d.r.: che il sindaco attribuisce erroneamente e paradossalmente a noi). Gli stessi personaggi che hanno fatto credere alla città che la soluzione del problema allagamenti fosse ad un passo dall’essere realizzata e che hanno aumentato le aspettative dei cittadini, dando loro un motivo in più per esternare l’estremo disappunto al ripresentarsi del problema alla minima pioggia.
Lo stesso sindaco, in campagna elettorale, aveva lanciato lo slogan “La priorità: la messa in sicurezza del territorio e la fogna bianca…anche così una città diventa più Smart…” come se fossero le due facce della stessa medaglia, alimentando così l’equivoco, e adesso invece, non abbiamo ben capito il perché, ci tiene a ribadire che le due problematiche siano distinte e separate.
Fogna bianca o mitigazione del rischio idrogeologico, ai cittadini poco importa come vengano classificati questi interventi… l’interesse di tutti è che si risolva il problema degli allagamenti al più presto e che la risoluzione sia una volta per tutte definitiva.
P.S. La nostra intervista è del 24 dicembre, nel frattempo sul sito istituzionale si è ufficializzata l’aggiudicazione provvisoria di lavori di mitigazione del rischio idraulico che potrebbero iniziare subito dopo l’estate, per un importo di 4.900.000,00 euro. Nella nota si anticipano di un anno, rispetto all’intervista, i tempi di consegna. Si legge, infatti: il termine dei lavori è previsto nel 2020.