“Dove stiamo andando?”
di Andrea Piano
Guardando la situazione politico/paesana viene da chiedersi: dove stiamo andando?
Qualcuno potrebbe rispondere che non è importante il "dove", ma con "chi"; e la compagnia del carro dei vincitori è sempre la più confortevole per coloro che preferiscono barattare le proprie convinzioni politiche con un più rassicurante posticino, magari scomodo, all’angolino, ma vicino a chi sventola la bandiera della vittoria.
Sono i "volpini" della politica che ultimamente hanno deciso di spostarsi in branco verso un punto interrogativo: il Pdl.
Ma non c’è solo questo. A ben guardare San Giovanni Rotondo, un puntino rosso in mezzo al blu, qualcosa di insolito balza subito agli occhi: la rielezione delle stesse persone che nella precedente amministrazione, durata a fatica due anni, non sono state in grado di gestire, valorizzare e far crescere una Città costantemente sotto i riflettori mondiali come la nostra (un esempio frivolo, ma esplicativo: Pietrelcina è riuscita, grazie ad una giunta comunale più dinamica, a scipparci una famosa trasmissione televisiva dedicata ogni anno a San Pio).
Qualche savio si chiederà: ma perché alla fine queste persone sono state rielette pur avendo generato tanto malcontento in passato?
Facile, è una questione di fede. Così come il devoto prega il suo Santo l’elettore si affida al politico nella speranza di una "grazia" solitamente promessa dallo stesso e raramente concessa a spoglio avvenuto. Semplice!
Ma al di là di favori e favoritismi la nostra amministrazione in concreto cosa fa?
Sicuramente (eccediamo con il buonismo) è animata da tante lodevoli intenzioni che, però, non si traducono in nulla a causa di una maggioranza che riesce ad andare sotto in consiglio comunale anche per dare un semplice encomio.
A Roma hanno fatto la pagliacciata del governo ombra, qui, invece, è la maggioranza stessa che si è dotata di un’ amministrazione ombra che confonde tutti soprattutto i più anziani che cercando un sindaco ne trovano un altro…
Possiamo dire che noi una valida alternativa l’avevamo data, ma se gli elettori non ci hanno dato quella maggioranza di voti necessari forse non ci hanno ritenuti all’altezza di governare. Si sa ogni popolo elegge i rappresentanti che merita…guardate questa amministrazione e traete da soli le conclusioni.
L’estate è finita, chissà se la nostra amministrazione così poco coriacea saprà resistere alla prime gelate…
Ma noi come centro-destra, nella situazione auspicata, saremo pronti ad assumerci l’onere e l’onore di amministrare questo paese? Saremo in grado di organizzare una forte squadra coesa e leale? O dobbiamo sperare ancora di vincere per abbandono come l’ultima volta?
Sicuramente, e lo dico a chiare lettere, non si vincerà mai fino a che nei direttivi ci saranno persone pronte a votare l’avversario per una mera convenienza personale o pronte a fare il salto. E’ da qui che bisogna (ri)partire. Sufficit animus!
Andrea Piano