San Giovanni Rotondo raccoglie l’appello di Greta e scende in piazza
“Il pianeta sta morendo e i governi devono agire” è il messaggio di Greta Thunberg, giovane studentessa svedese nata nel 2003 che sta sensibilizzando all’azione un’intera generazione, per reclamare a gran voce, a nome di tutte le ragazze e i ragazzi del mondo, il proprio diritto al futuro.
Il 20 agosto 2018, Greta ha deciso di non frequentare le lezioni in segno di protesta e denuncia contro l’immobilismo degli adulti nei confronti del cambiamento climatico. Greta ha poi deciso di “scioperare” dalle lezioni ogni venerdì e protestare davanti al parlamento svedese per l’assenza di politiche atte a promuovere la salvaguardia del pianeta. Il suo gesto, diffuso dapprima dalla stampa locale, ha richiamato l’attenzione dei media di tutto il mondo e ha trovato seguito tra migliaia di studenti.
È così che è nato Fridays for Future, i Venerdì per il Futuro, il grande movimento studentesco, che ha portato nelle piazze di tantissime città del mondo ragazze e ragazzi che chiedono azioni concrete contro i cambiamenti climatici e reclamando il proprio diritto al futuro.
Quello che avrà luogo domani, 27 settembre, è il terzo sciopero globale per il clima, dopo quelli del 15 marzo e del 24 maggio, ed è il primo degli appuntamenti per il clima dell’anno scolastico appena iniziato.
L’intento dello sciopero globale in programma per domani è continuare a coinvolgere non solo gli studenti delle scuole di tutto il mondo ma di raggiungere anche adulti e lavoratori. Gli studenti escono dalle scuole e aderiscono allo Sciopero per il Clima per lanciare un appello ai governi affinché mantengano l’aumento della temperatura media globale sotto l’inaccettabile e pericoloso livello di 1.5°C rispetto all’era pre-industriale e proteggano il futuro di tutti.
Il 27 settembre in Italia, si mobiliteranno moltissimi studenti e il ministro Lorenzo Fioramonti con un post su Facebook e con una circolare, ha invitato le scuole, pur nella loro autonomia, a considerare giustificabili le assenze degli studenti occorse per la mobilitazione mondiale contro il cambiamento climatico, il post è stato poi seguito da un chiarimento con il quale il ministro precisa che i ragazzi vanno giustificati con le normali procedure di ogni scuola ma che per la prima volta nella storia di questo paese una famiglia potrà indicare la verità e cioè: essere orgogliosa che il proprio figlio o la propria figlia abbia partecipato alla manifestazione contro i cambiamenti climatici e scriverlo sul libretto e la scuola può decidere di accettarlo senza indicare ‘motivi famigliari’ o altre scuse”.
Sempre domani, una rappresentanza di studenti provenienti da tante scuole italiane, saranno ricevuti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per raccontare personalmente i loro progetti di ecologia, di efficientamento energetico e di educazione ambientale.
Anche gli studenti di San Giovanni Rotondo scenderanno in piazza per chiedere l’attuazione di politiche concrete contro il cambiamento climatico.
La manifestazione studentesca prenderà il via da ciascun Istituto aderente all’iniziativa per poi convogliare a Piazza Europa, presso il Monumento ai Caduti, e proseguire con un unico corteo che attraverserà le vie del centro con seguente itinerario: Villa Comunale, Corso Umberto I e Piazza Padre Pio. Alla fine del corteo prenderà il via un sit-in per parlare e proporre soluzioni per contenere gli effetti del collasso climatico.
Oltre al corteo, gli studenti organizzatori, nel mettere a punto il programma dello Sciopero per il Clima nella nostra città, hanno pensato di inserire una azione tangibile, che prevede la piantumazione di venti alberi.
Un gesto di grande valenza ambientale e fortemente proiettato verso il futuro, realizzato anche grazie al supporto del Circolo Legambiente “Lo Sperone”, che affiancherà le scolaresche durante la manifestazione.
La partecipazione all’evento di protesta è aperta a tutti, ciascuno può dare il proprio contributo per sollecitare i governi di tutto il mondo ad intervenire per sovvertire la situazione disastrosa che il cambiamento climatico sta innescando.
Fridays For Future è un’iniziativa pacifica e non violenta e per evitare strumentalizzazioni bisogna rispettare delle semplici regole stabilite dal regolamento globale.
Alla manifestazione sono ammessi solo cartelloni con slogan ambientalisti, mentre sono vietati slogan e bandiere di partito.
Fridays For Future è un movimento politico… ma apartitico.
Infatti svolge un’azione politica, esercitando pressione dal basso verso i leader affinché mettano finalmente il cambiamento climatico al centro della loro agenda e agiscano con urgenza, restando, però, apartitico, nel senso che non porta rivendicazioni specifiche di un partito, bensì di una base sociale variegata e inclusiva in nome di un’unica grande causa.
Partecipare allo Sciopero Globale è fondamentale per chiedere alla politica di mobilitarsi per l’ambiente. Più saremo in piazza maggiore sarà l’attenzione sull’emergenza climatica e l’impatto sulle coscienze di chi ci governa.
S.R.