Sui pacchetti più spazio a foto e frasi shock che mettono in guardia i consumatori sui rischi del fumo
Immagini crude di persone nel letto di ospedale oppure particolari di corpi malati. E poi gli avvertimenti: il fumo provoca l’ictus, il cancro, riduce la fertilità, ostruisce le arterie. Dopo l’estate, nei pacchetti di sigarette il nome del produttore avrà poco spazio, perché su circa due terzi della superficie del pacchetto ci saranno foto e frasi shock per convincere i consumatori a smettere. Non solo: come annunciato, sarà vietato accendersi una “bionda” in auto se ci sono bambini o donne incinte, stesso divieto anche fuori dai reparti di pediatria e ginecologia. Inoltre sono state previste sanzioni pesantissime per chi vende ai minori: un errore e la licenza viene sospesa, un altro e viene revocata. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha preparato la bozza del decreto legislativo che recepisce la “direttiva tabacco” dell’Europa. Buona parte delle novità più importanti entreranno in vigore velocemente, in circa tre mesi. Per le altre è previsto uno scadenzario nello stesso atto. La vita per chi fuma diventerà sempre più difficile.
I nuovi pacchetti
La novità forse più forte ha a che fare con i pacchetti di sigarette. Per il 65 per cento saranno coperti da foto a colori molto dure e da frasi come “il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene” e “il fumo uccide”. Resterà lo spesso riquadro nero che è già presente ma che delimita uno spazio più ridotto, del 30-40 per cento della superficie del pacchetto. Inoltre verranno indicati anche numero verde anti fumo dell’Istituto superiore di sanità e sito del ministero. Dalle confezioni spariranno le indicazioni sul contenuto di catrame, nicotina e monossido di carbonio perché possono ingannare il consumatore. Per essere sicuri che le immagini producano il loro effetto anche prima dell’acquisto, si introduce l’obbligo di esporre i pacchetti, nei negozi e nei distributori, con il lato lungo visibile. A breve, inoltre, spariranno le confezioni da 10, perché si ritiene che siano più appetibili per i giovani grazie al costo ridotto. Per la stessa ragione i sacchetti di tabacco sfuso da arrotolare non possono pesare meno di 30 grammi. Non si potranno introdurre sul mercato sigarette, e tabacco da arrotolare, che contengano aromi come mentolo, vaniglia, spezie o additivi vari perché tendono a dare l’impressione di essere meno dannose.
Divieto di fumo
Era stato annunciato e presto diventerà realtà. Il divieto di fumare in macchina se ci sono bambini o donne incinte viene finalmente introdotto dal decreto legislativo. Novità inattesa è invece quella che riguarda lo stop nelle “pertinenze esterne” dei reparti pediatrici degli ospedali e degli istituti di ricerca. Non solo dentro, dunque, ma anche fuori dalle strutture dove vengono curati i bambini. Lo stesso divieto vale anche per ginecologie e ostetricie e neonatologie.
Sanzioni più dure
Nella bozza del decreto si ribadisce l’importanza di tenere i minorenni lontani dalle sigarette, anche quelle elettroniche. E chi commercia deve fare molta attenzione. È tenuto a chiedere il documento di identità se ha dei dubbi sull’età dell’acquirente e se per caso vende ad una persona con meno di 18 anni va incontro a una sanzione da 1.000 a 4.000 euro e alla sospensione di tre mesi della licenza. Se il fatto si ripete, la sanzione pecuniaria raddoppia e la licenza viene revocata. Per quanto riguarda i distributori automatici, che funzionano dopo l’inserimento dei documenti, devono essere verificati ogni anno dal ministero dello Sviluppo economico. Sempre riguardo alla vendita, è vietato acquistare da rivenditori di altri Stati. Una misura probabilmente pensata riguardo al commercio online.
Stretta sulle e-Cig
Viene intanto chiarito che le sigarette elettroniche che usano nicotina non possono essere vendute ai minorenni. Devono poi essere dotate di requisiti di sicurezza come chiusure a prova di bambino e di manomissione, per limitare il rischio di ingestione. Devono avere un foglietto di istruzioni con controindicazioni e avvertenze, oltre ad informazioni sugli effetti nocivi e sulla capacità di indurre dipendenza e tossicità. E sulle confezioni va scritto, appunto: “Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori”. La pubblicità sulle e-cig sarà vietata.
Fonte Repubblica.it – articolo di Michele Bocci