Aldo Cisternino dice: “No, grazie”.
Alla riunione di venerdì 18 u.s., presso l’ex Sala Bingo di San Giovanni Rotondo, si sono riuniti, su invito dei Popolari per il Sud, 4 delle forze della coalizione del centro destra che, dopo la messa in campo del nome di Giuseppe Pizzicoli da parte dell’esploratore Michele Fini, si sono detti insoddisfatti.
Ordine del giorno della riunione era uscire l’indomani con un nome di candidato sindaco tirato fuori dal cilindro delle quattro forze politiche (API-PPIS-UdC-FLI).
Gaetano Cusenza, leader di API locale, ha espresso con forza le seguenti parole:
<< Il candidato della coalizione devo essere io altrimenti, noi ci presentiamo soli alle prossime elezioni. Inoltre, l’intera coalizione dovrà accettare la nostra idea di città e il nostro programma>>. Impedendo di fatto, ogni libera espressione programmatica a chiunque volesse seguirlo con minacce di far cadere anche la Giunta Provinciale pur di raggiungere i suoi scopi.
Dopo aver ascoltato l’intervento di Cusenza, Aldo Cisternino leader del nascente movimento “ CHANGE IN PROGRESS – Giovani per San Giovanni Rotondo”, impegnato nella promozione della sua candidatura alla carica di consigliere comunale (lista Unione di Capitanata), spinto da un profondo coinvolgimento nella vita sociale della città, riferisce con grinta: <<La comunità di San Giovanni Rotondo nutre profondi “dissapori” nella persona di Gaetano Cusenza a causa della posizione ambigua che occupa da tempo nella sfera politica provinciale e comunale, considerato che da membro del PD ha collaborato a far cadere ben due amministrazioni comunali e di tali operazioni non ci è concesso di sapere le motivazioni reali che lo hanno spinto a prendere siffatte decisioni e poi tantissime altre questioni bollenti : “Actor Dei”, C.S.S. e altro ancora>>.
Comunque, riteniamo che un sindaco debba essere scelto dall’intera coalizione non per imposizione di chi ambisce a quella poltrona, ma in base alle sue reali capacità e volontà di attuare il programma di un’intera coalizione, non si può pretendere una candidatura a sindaco minacciando gli organi provinciali e imponendo la propria idea di città.
San Giovanni Rotondo, in ogni caso, non perde la speranza che questa volta possa salire a Palazzo di Città un uomo dalla sana moralità e ricco di buoni propositi, un uomo che ami veramente quest’oasi nel deserto.
La segreteria Change in Progress