Il musical nato sul Gargano
Prosegue senza sosta l’avventura del musical inedito Gallo de Panama, nato sul Gargano per mano di Michele Bisceglia e prodotto da MAD MusicArtDoing di Mattinata, in collaborazione con i Laboratori ArteFacendo di San Giovanni Rotondo e la Betelgeuse & Watt Produzioni di Matteo Sansone.
Domenica 8 settembre 2013, presso l’auditorium del Museo Civico di Mattinata, avrà luogo lalettura ufficiale del copione del musical frutto del lavoro di una rete giovanile tutta pugliese che è riuscita a mettere insieme competenze e risorse di scuole di musica moderna, laboratori teatrali e scuole di danza ed in grado di trasformare le proprie passioni e professionalità in progettualità per il proprio Territorio.
Concluso con successo il casting, sono più di trenta le persone coinvolte nel progetto tra cantanti-attori, performer, musicisti, ballerini, coreografi e scenografi, vocal coaches, creativi e tecnici.
Enorme soddisfazione per il regista Antonio Torella, storico collaboratore di Giovanni Maria Lori,che afferma: << Dopo anni lontano da casa non avrei mai immaginato di poter trovare sul mio territorio le condizioni ideali per lavorare ad un progetto così importante, nel quale alla elevata qualità della componente artistica si accompagna uno spessore umano sorprendente in ognuno dei partecipanti al musical, quale che sia il compito affidatogli. Entrambi fattori determinanti per la buona riuscita del progetto >>. Il musical, inedito, scritto da Michele Bisceglia, è un melting pot di stili, dal liberty al rock, che racconta un’avventurosa storia d’amore con musiche originali, costumi d’epoca mescolati a scenografie innovative.
La trama racconta di una città marinara della Francia settentrionale degli Anni Venti. Qui il giovane Maner, figlio di una nota famiglia di armatori bretoni con un futuro già prescrittogli dalla nascita, decide di tentare la sua sfida ottenendo la possibilità di misurarsi con il Mare in cambio di una promessa economica ai suoi finanziatori: quella di creare dal nulla una nuova rotta commerciale tra la Francia e le Americhe.
Questo moderno Ulisse si imbatte in un viaggio mozzafiato tra una tempesta e una serie di imprevisti che cambieranno per sempre le sue intenzioni. La lunga traversata lo porta infatti a Panama, dove da poco è stato inaugurato l’attraversamento del famoso Canale. Tra spie e cercatori di fortuna, altrettanti inquietanti figuri dall’incerto interesse, furfanti e donne di fede, Maner diventa l’eroe del popolo che lo acclama come “Gallo de Panama” dal nome dell’antica lingua neolatina parlata nel suo luogo d’origine, il Gallo, appunto.
Una metafora avvincente sulla vita degli uomini, mai sazi della propria ambizione e poi ridotti dal destino avverso a difendersi anche da se stessi. Una storia avventurosa, carica di pathos dove l’Amore è cantato in ogni sua manifestazione: quello incoraggiante di un padre verso il figlio e quello di una madre che assiste inerme al rapimento del proprio bambino; quello consueto tra due persone che si amano e che a volte stentano a capirsi; quello immaginato e non corrisposto; quello verso la propria Terra e quello della Fede; quello dei maestri verso i propri allievi e quello commovente e struggente di chi resta spettatore dell’amore altrui.
Il colpo di scena finale permetterà agli spettatori di riconoscersi nelle parole della bella Lorn’Anne: “Non si può smettere di amare. L’amore è uno solo, e per una persona sola. Il resto è finzione, il resto è illusione. Il resto è solo il resto!”