L’amministrazione affida la gestione ‘direttamente’. Agire Insieme protesta
Ha creato un putiferio la discussione, durante la seduta consiliare del question time, dell’interpellanza sulla gestione del campo da tennis del Parco del Papa.
Con la determinazione dirigenziale n. 584 del 22 aprile scorso, in attuazione della delibera di Giunta n. 85 del 20 marzo, veniva infatti disposto l’affidamento diretto della gestione provvisoria del campo da tennis annesso alla struttura del Parco del Papa a favore di una locale Associazione, che ha presentata apposita istanza il 28 gennaio scorso con allegata proposta di convenzione peraltro riportata integralmente nella delibera.
Agire Insieme ha deciso di vederci chiaro in quanto che nella determinazione non si fa menzione della legge regionale n. 33 del 4.12.2006, in base alla quale “i soggetti cui affidare gli impianti pubblici devono essere individuati, in base a procedure ad evidenza pubblica tra coloro che presentano idonei requisiti e perseguano le finalità indicate nell’art. 18”. Inoltre tale associazione non risulta iscritta all’Albo comunale delle Associazioni ancora in vigore.
Per questo i consiglieri Cappucci e Palladino hanno deciso di interrogare il Sindaco e l’Assessore delegato per conoscere i criteri e le modalità con cui l’Amministrazione comunale ha optato per l’affidamento in via diretta.
L’amministrazione ha motivato la decisione con la “necessità di sperimentare durante la gestione temporale l’ammontare complessivo dei proventi incassati e le spese sostenute per le ordinarie manutenzioni”.
Antonio Pio Cappucci ha protestato vivacemente contro tale decisione in quanto lo schema di convenzione prevede una quota associativa fissata in euro 60,00.
L’assessore Pennelli ha giustificato l’affido diretto per far si che il campo venga utilizzato dai tanti sportivi della città e non cada in una situazione di degrado, così come avvenuto in passato per tante altre strutture sportive. “E’ un affido in via sperimentale attuato anche per ripristinare una situazione di legalità” ha concluso Pennelli. Il riferimento è alla situazione della famiglia che vive nella struttura abitativa all’interno del Parco, famiglia che si occupa della custodia dell’area. L’assessore ha comunque elogiato il lavoro del custode il quale con spirito di servizio a volte si è occupato anche di cose che non lo riguardavano, come ad esempio la prenotazione e la riscossione della quota campo. “I soldi dell’affido del campo sono stati raccolti fino ad ora da chi non ne aveva la facoltà, l’affido diretto è permesso per cifre al di sotto dei 40.000 euro”, ha dichiarato Miglionico.
Su questo punto si è accesa una vibrante discussione tra lo stesso Miglionico e l’opposizione con Cappucci e Crisetti in testa i quali hanno sottolineato la discordanza tra le parole dell’assessore e quelle del consigliere. A porre la parola fine alla querelle ci ha pensato il segretario generale Giacomo Scalzulli il quale ha riferito di voler analizzare la questione da un punto di vista normativo, e verificare se effettivamente ci sono le condizioni di legge per affidare direttamente la gestione della struttura a questa associazione. Intanto dalla convenzione è stata eliminata la clausola che prevedeva la quota di 60 euro di iscrizione. Nei prossimi giorni si saprà di più.