Le proposte di Sinistra Ecologia e Libertà
Il
tema della gestione rifiuti è un tema delicato. Da un lato, perché, ha a che
vedere con il rapporto uomo-natura e mostra, in effetti, il livello di civiltà
di una comunità, dall’altro tocca direttamente il portafoglio dei cittadini e
ogni volta che si commettono degli errori, questo si traduce in un aggravio
della TARSU (la tassa sui rifiuti che abbiamo trovato in questi giorni nella
nostra cassetta postale).
Nel
consiglio comunale del 14 ottobre scorso si sono dette cose interessanti e ci
sembra che l’intero consiglio sia consapevole che una buona gestione dei
rifiuti, non è solo un dovere civico ma anche un’occasione per risparmiare
denaro. A nostro avviso per abbassare i costi di gestione si deve partire dalle
cosiddette 4R (Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Riuso).
Si
deve fare prevenzione attraverso la riduzione della produzione di rifiuti, i
primi prodotti che appesantiscono la nostra bolletta sono gli usa e getta
(piatti, bicchieri di plastica), gli imballaggi etc. etc.
Da
questo punto di vista è fondamentale investire sulla comunicazione e sulla
sensibilizzazione. Suggeriamo di incentivare il consumo di acqua di
rubinetto pubblicizzando gli esiti dei controlli periodici rassicurando la
popolazione sulla genuinità dell’acqua potabile.
Incentivare
l’economia a Km zero mettendo a disposizione spazi comunali per
i coltivatori locali (anche i più piccoli) dove poter vendere direttamente i
propri prodotti in modo da ridurre gli imballaggi di frutta e verdura
preconfezionata. Incentivare l’utilizzo di pannolini da lavare e
riutilizzare con sovvenzioni alle famiglie: i pannolini occupano molto
spazio nelle discariche perché si gonfiano d’acqua e vengono inceneriti.
Promuovere
l’utilizzo di detersivi alla spina. I piatti e i bicchieri di
plastica (a differenza di quanto si pensa) non possono essere riciclati,
finiscono nel secco residuo, cioè in discarica. I prodotti dei supermercati
vicini alla scadenza: Normalmente questi prodotti vengono buttati ed
essendo pieni finiscono in discarica, si potrebbero sviluppare protocolli con
enti benefici per ritirarli e consegnarli a famiglie in difficoltà.
Si
deve rilanciare la raccolta differenziata porta a porta, e riorganizzare
quella del vetro con opportune campane, perché se il vetro viene
effettuato con porta a porta si frantuma troppo e perde di qualità.
Si
deve riflettere su come finanziare la creazione di impianti di compostaggio
per la produzione di compost di qualità da utilizzare nell’agricoltura.
Si
deve premiare chi fa una buona raccolta differenziata. In merito a
questo l’amministrazione può valutare il passaggio dalla TARSU alla TIA, che
permette un maggiore controllo di questo aspetto, ma anche con la TARSU si può
fare molto.
Occorre
riportare dentro le regole di correttezza il rapporto fra la ditta
concessionaria del servizio e il Comune committente.
La
ditta deve gestire il servizio nel rispetto del contratto stipulato ed
il Comune deve esercitare il controllo della esecuzione e liquidare le
spettanze. Molti problemi sono dovuti anche al mancato rispetto dei ruoli,
spesso l’ente committente e controllore si è interessato anche di aspetti
gestionali per finalità di altro genere.
Legalità
e moralità sono i presupposti fondamentali per evitare di gravare sui cittadini
costi ormai diventati rilevanti per un servizio che lascia molto a desiderare.
Il
Circolo SEL di San Giovanni Rotondo