Due ragazzi della Galiani qualificati per la finale nazionale
Nuovo trionfo della Secondaria di primo grado Galiani di San Giovanni Rotondo. Il 15 marzo 2019 due ragazzi hanno vinto la finale di area dei giochi del Mediterraneo.
Antonio Latufara si è classificato al primo posto per la categoria S3 (studenti di terza media) e Alessio Andrea Antonacci al primo posto per la categoria S2 (studenti di seconda media).
I vincitori si confronteranno, il 18 aprile, al Politecnico di Palermo con i 100 più bravi d’Italia.
Il successo è stato totale. Oltre ai due primi posti c’è stato un quarto posto per la categoria S1 (prima media) che ha totalizzato lo stesso punteggio del terzo ma ha consegnato 2 minuti dopo. Un quarto posto anche nella categoria S3. Complessivamente i risultati dei 16 alunni portati alla finale di area tenutasi a Barletta presso l’I.C. D’Azeglio-De Nittis sono stati ottimi. Il quintetto di alunni di terza era lo stesso che ha stravinto i Math games al liceo Marconi di Foggia: Antonio Latufara, Maria Teresa Massa, Maria Alessandra Campanella, Enrico Corsa e Alessandra Covino. Alessio Andrea Antonacci, Annalisa Placentino, Emanuele Germano, Michele Pio Puzzolante e Alessandro Palladino erano i finalisti per la categoria S2, seconda media. Per la categoria S1, prima media, erano presenti: Francesco Pio Grifa, Saverio Padovano-Siena, Chiara Scarano, Erika Corsetti, Francesco Antonio Mangiacotti e Alessia Santoro.
Alla partenza da San Giovanni Rotondo era presente il dirigente scolastico, prof. Francesco Pio Maria D’Amore, che ha fatto gli auguri ai professori Gabriele Cotugno e Raffaela Savastano, accompagnatori dei ragazzi alla gara, e ai ragazzi. Breve sosta a Margherita di Savoia per il pranzo quindi si è ripartiti per Barletta dove il gruppo è arrivato alle 14.00. L’arrivo con largo anticipo ha permesso al gruppo una salutare passeggiata nel parco per rilassarsi e concentrarsi in vista della gare. Alle 15.30, quando sono stati chiamati i finalisti di terza media, un po’ di ansia è comparsa sui volti dei “giovani atleti della mente”. Alle 16.00 è iniziata la gara anche per quelli di seconda e alle 16.30 per i ragazzi di prima. C’era un silenzio assordante in tutte le aule impegnate per le gare. I professori hanno collaborato con l’assistenza e hanno partecipato alla correzione collegiale delle prove mentre i ragazzi aspettavano con ansia i risultati nelle aule consumando una meritata merenda. Finita la correzione, i docenti accompagnatori sono andati a prendere i ragazzi per andare in palestra ed attendere la proclamazione dei vincitori. Il sorriso sul volto del prof. Cotugno e della prof.ssa Savastano hanno lasciato intendere che il risultato sarebbe stato buono… nessuno, però, poteva immaginare quanto. Alle 19.00 l’annuncio! Foto di rito e… in pullman verso casa per festeggiare in pizzeria insieme ai prof e al dirigente scolastico avvisato immediatamente. Il viaggio di ritorno dopo una vittoria è veloce… velocissimo. La gioia incontenibile dei due ragazzi era contagiosa. Tutti erano contentissimi per l’ottimo “risultato di squadra” e per i due amici che andranno a Palermo.
Alla domanda sull’origine del risultato il prof. Gabriele Cotugno ha risposto: «È un risultato di tutto il dipartimento di matematica. Alla Galiani si recuperano le abilità di base ma, allo stesso tempo, si curano le eccellenze sia in classe che durante i corsi pomeridiani di approfondimento finalizzati alla partecipazione alle varie gare. A casa sono rimasti ragazzi bravissimi che avrebbero ugualmente ben figurato. La Galiani è una fucina di talenti». Gli fa eco la prof.ssa Raffaela Savastano che afferma: «il successo deriva anche dal clima generale della scuola. Si lavora bene con i colleghi e si dialoga in maniera proficua con i genitori. Siamo attenti alla ricerca dei talenti da sviluppare». Conclude il dirigente scolastico che afferma: «Grandi! Devo fare i complimenti a tutti, sono l’orgoglio della comunità scolastica… e non solo» – Conclude citando Paul Lockhart: “La matematica è la musica della ragione. Fare matematica significa impegnarsi in un atto di scoperta e ipotesi, di intuizione e ispirazione; significa essere in uno stato di confusione, non perché non ci trovate alcun senso, ma perché le avete dato un senso e non capite ancora a che cosa serva la vostra creazione.”