“Il Presidio” e “Cambio rotta” ricordano
La giornata della memoria, votata nel 2000 come legge dello Stato, verrà celebrata per la settima volta il prossimo 27 gennaio.
Questa giornata, celebrata oramai in numerosi paesi europei, non è una ricorrenza ebraica anche se ricorda in primo luogo quell’ orrendo capitolo della storia umana designato dalla parola ebraica Shoah.
Come afferma infatti l’articolo 1 della Legge 211/2000, nel giorno della memoria si ricorda, accanto alla persecuzione italiana dei cittadini ebrei, anche “gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Il senso di questa celebrazione è quello di preservare la memoria di tali eventi terribili per non permettere che possano ripetersi. Ed è tanto più importante mantenerne vivo il ricordo in tempi in cui molti sono i tentativi che da più parti vengono portati avanti per negare, banalizzare o circoscrivere l’ Olocausto che, è bene ricordarlo, interessò anche Rom, Testimoni di Geova, omosessuali, oppositori politici, prigionieri di guerra per i quali fu progettato scientificamente lo sterminio nei numerosi lager che accolsero centinaia di migliaia di deportati.
L’ ultimo, grave episodio di negazione dell’Olocausto è avvenuto proprio in queste ultime settimane con la cosiddetta "Conferenza internazionale revisionista sull’Olocausto: una visione globale" che si è recentemente tenuta in Iran. Esso è tanto più preoccupante perché si situa in un contesto di forte tensione e violenza qual è il medio Oriente.
Il “Presidio del libro” di San Giovanni Rotondo e l’ Associazione culturale “Cambio Rotta”, vogliono celebrare la giornata della memoria con una serie di contributi aperti alla collaborazione dei navigatori. Pertanto chiunque volesse contribuire con la propria considerazione o con del materiale che reputa adatto all’argomento e che possa essere di interesse pubblico, può inviare una e-mail all’indirizzo redazione@sangiovannirotondonet.it. I contributi (lunghezza massima: 10 pagine) verranno pubblicati in questa stessa pagina.
PRIMO CONTRIBUTO
Parlamento Italiano Legge 20 luglio 2000, n. 211 ("Gazzetta Ufficiale" n. 177 del 31 luglio 2000) Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
Art. 1
1.
Art. 2
1. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
SECONDO CONTRIBUTO
Paul Celan – "Fuga dalla morte"
Negro latte dell’alba noi lo beviamo la sera
noi lo beviamo al meriggio come al mattino lo beviamo la notte
noi beviamo e beviamo
noi scaviamo una tomba nell’aria chi vi giace non sta stretto.
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d’oro.
Margarete egli scrive
egli s’erge sulla porta e le stelle lampeggiano egli aduna i mastini con un fischio
con un fischio fa uscire i suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda e adesso suonate perché si deve ballare.
Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al mattino come al meriggio ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo.
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d’oro.
Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith noi scaviamo una tomba
nell’aria chi vi giace non sta stretto
Egli grida puntate più fondo nel cuor della terra e voialtri cantate e suonate
egli trae dalla cintola il ferro lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
voi puntate più fondo le zappe e voi ancora suonate
perché si deve ballare.
Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio come al mattino ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith egli gioca colle serpi.
Egli grida suonate più dolce la morte la morte è un Mastro di Germania
grida cavate ai violini suono più oscuro così andrete come fumo nell’aria
così avrete nelle nubi una tomba chi vi giace non sta stretto.
Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio la morte è un Mastro di Germania
noi ti beviamo la sera come al mattino noi beviamo e beviamo
la morte è un Mastro di Germania il suo occhio è azzurro
egli ti coglie col piombo ti coglie con mira precisa
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
egli aizza i mastini su di noi ci fa dono di una tomba nell’aria
egli gioca colle serpi e sogna la morte è un Mastro di Germania.
I tuoi capelli d’oro Margarete,
i tuoi capelli di cenere Sulamith.
TERZO CONTRIBUTO
STATISTICA GENERALE DEGLI EBREI VITTIME DELLA SHOAH IN ITALIA (1943-1945)
tratta dal volume di Liliana Picciotto: Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall’Italia (1943-1945). Ricerca della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Mursia, Milano 2002.
Pubblicazione posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Avvertenze:
Le tavole pubblicate nella nuova edizione del 2002 de Il libro della memoria aggiornano quelle pubblicate nelle prime due edizioni del 1991, da considerare superate.
Esse concernono le vittime della Shoah in Italia che è stato possibile identificare e menzionare una ad una nel libro, non concernono le almeno altre 900-1000 vittime della Shoah che non è stato possibile identificare. Il libro della memoria contiene anche i nomi e i dati riepilogativi delle vittime della Shoah negli ex Possedimenti Italiani delle Isole Egee (Dodecaneso): 1820 persone identificate.
La traccia logica sulla quale abbiamo costruito queste tavole segue il progredire cronologico degli avvenimenti. Nella prima tavola, riassuntiva di tutta la vicenda, si è voluto sottolineare che le vittime della Shoah in Italia furono tutti coloro che vennero arrestati in quanto ebrei. Abbiamo incluso in questa tabella gli arrestati e deportati, gli arrestati e morti in Italia per varie cause (tra le quali eccidi, maltrattamenti, disagi o privazione) e anche coloro che, pur essendo stati arrestati e imprigionati come candidati alla deportazione, scamparono per essere evasi o per essere stati rilasciati o per essere stati liberati per la fine della guerra. La somma di queste vittime è di 7.579 persone, tutte identificate nel corso della ricerca.
Abbiamo inoltre raggiunto la certezza che un buon numero di persone fu arrestato senza lasciare traccia e senza possibilità da parte nostra di identificarne il nome e il cognome perché entrati disordinatamente in Italia senza registrazione alle frontiere. Si tratta di almeno altre 900-1.000 persone che portano il totale delle vittime ad almeno 8.529.
Il calcolo delle perdite ebraiche tra settembre del 1935 e aprile del 1945, si determina come segue: nel 1938 erano presenti in tutto il territorio italiano 46.656 persone professanti la religione ebraica, nel 1945 erano presenti sul medesimo territorio 26.938 ebrei (compresi i liberati al Sud, esclusi i rifugiati in Svizzera in attesa di rientro e i deportati in attesa di rimpatrio). La politica antiebraica provocò dunque tra emigrazione, fughe, uccisioni, deportazioni, un calo della popolazione ebraica del 48% (dati considerati: 46.656 ebrei, meno 12.304 emigrati, meno 9.000 fuggiti oltre confine, più 4.219 entrati nuovamente in Italia, meno 6.806 deportati, meno 322 morti in Italia).
Se si considera solamente il tasso dei morti tra l’inizio del regime della RSI e dell’occupazione tedesca e la fine della guerra, settembre 1943-aprile 1945, la perdita rappresenta il 22,5% (dati considerati: 32.307 ebrei in clandestinità meno 5.970 morti in deportazione, meno 322 morti in Italia, 900-1.000 dispersi).
Le tavole che seguono considerano soltanto le vittime identificate.
Indice delle tavole:
1. Vittime della Shoah in Italia
1.A Deportati secondo il destino
1.B Deportati secondo la nazionalità
1.D.1 Deportati secondo l’età
1.D.2 Deportati secondo l’età (decade di nascita)
1.E Deportati secondo i responsabili dell’arresto
1.G Deportati secondo le province di arresto
1.H Deportati secondo il luogo di partenza del convoglio
1.I.1 Deportati secondo il Lager di destinazione
1.I.2 Deportati secondo altri Lager di destinazione
1.L Deportati sopravvissuti per luogo di liberazione
2.A Arrestati e morti in Italia
2.B Morti in Italia secondo la nazionalità
2.D Morti in Italia secondo l’età
2.E Morti in Italia secondo i responsabili dell’arresto
Tavola 1. Vittime della Shoah in Italia
1 Arrestati e deportati |
6806 |
2 Arrestati e morti in Italia |
322 * |
3 Arrestati e scampati in Italia |
451 ** |
Totale identificati |
7579 |
* di essi 42 non furono in realtà arrestati: si suicidarono o furono uccisi mentre sfuggivano all’arresto o morirono per gravi disagi o privazioni
**numero indicativo. Non è possibile al momento elaborare tabelle complete. Si tratta di evasi, liberati o altri casi.
Tavola 1.A Deportati secondo il loro destino
Morti |
5969 |
Sopravvissuti |
837 |
Totale |
6806 |
Tavola 1.B Deportati secondo la nazionalità
– |
Morti |
Sopravvissuti |
Totali |
Italiani |
3836 |
312 |
4148 |
Stranieri |
1954 |
490 |
2444 |
Dato ignoto |
179 |
35 |
214 |
Totali |
5969 |
837 |
6806 |
Tavola 1.C Deportati secondo il genere
|
Morti |
Sopravvissuti |
Totali |
Femmine |
2794 |
408 |
3202 |
Maschi |
3169 |
429 |
3598 |
Dato ignoto |
6 |
– |
6 |
Totali |
5969 |
837 |
6806 |
Tavola 1.D.1 Deportati secondo l’età
|
Morti |
Sopravvissuti |
Totali |
Adulti (nati prima del 1930) |
5176 |
677 |
5853 |
Bambini (nati dopo il 1929) |
612 |
121 |
733 |
Dato ignoto |
181 |
39 |
220 |
Totali |
5969 |
837 |
6806 |
Tavola 1.D.2 Deportati secondo la decade di nascita
Nati fino al 1862 |
99 |
Nati dal 1863 al 1872 |
431 |
Nati dal 1873 al 1882 |
885 |
Nati dal 1883 al 1892 |
1082 |
Nati dal 1893 al 1902 |
1058 |
Nati dal 1903 al 1912 |
970 |
Nati dal 1913 al 1922 |
762 |
Nati dal 1923 al 1932 |
740 |
Nati dal 1933 al 1942 |
490 |
Nati dal 1943 al 1945 |
68 |
Età ignota |
221 |
Totale |
6806 |
Tavola 1.E Deportati secondo i responsabili dell’arresto
Italiani |
1951 |
Tedeschi |
2444 |
Italiani con tedeschi |
332 |
Dato ignoto |
2079 |
Totale |
6806 |
Tavola 1.F.1 Deportati secondo la data di arresto (per anno)
1943 (settembre-dicembre) |
3434 |
1944 (gennaio-dicembre) |
2566 |
1945 (gennaio-febbraio)*** |
10 |
data ignota |
796 |
Totale |
6806 |
*** gli arrestati dopo il febbraio 1945 non subirono più deportazioni
Tavola 1.F.2 Deportati secondo la data di arresto (per mese)
Settembre 1943 |
382 |
Ottobre 1943 |
1176 |
Novembre 1943 |
997 |
Dicembre 1943 |
847 |
1943, mese ignoto |
32 |
Totale 1943 |
3434 |
Gennaio 1944 |
288 |
Febbraio 1944 |
446 |
Marzo 1944 |
439 |
Aprile 1944 |
440 |
Maggio 1944 |
358 |
Giugno 1944 |
169 |
Luglio 1944 |
65 |
Agosto 1944 |
120 |
Settembre 1944 |
67 |
Ottobre 1944 |
69 |
Novembre 1944 |
50 |
Dicembre 1944 |
10 |
1944, mese ignoto |
45 |
Totale 1944 |
2566 |
Gennaio 1945 |
6 |
Febbraio 1945 |
4 |
Totale 1945 |
10 |
Data ignota |
796 |
Totale |
6806 |
Tavola 1.G Deportati secondo le province di arresto
Alessandria |
48 |
Gorizia |
34 |
Rieti |
15 |
Ancona |
3 |
Grosseto |
34 |
Roma |
1694 |
Aosta |
12 |
Imperia |
43 |
Rovigo |
39 |
Ascoli Piceno |
33 |
Jugoslavia |
39 |
Siena |
17 |
L’Aquila |
26 |
Livorno |
33 |
Sondrio |
62 |
Arezzo |
28 |
Latina |
1 |
La Spezia |
8 |
Asti |
45 |
Lucca |
108 |
Savona |
10 |
Bergamo |
39 |
Macerata |
63 |
Teramo |
157 |
Belluno |
32 |
Milano |
300 |
Trento |
13 |
Bologna |
109 |
Mantova |
44 |
Torino |
253 |
Brescia |
21 |
Modena |
70 |
Trieste |
554 |
Bolzano |
38 |
Novara |
20 |
Treviso |
28 |
Chieti |
21 |
Piacenza |
5 |
Udine |
39 |
Cuneo |
383 |
Padova |
55 |
Varese |
173 |
Como |
113 |
Pescara |
1 |
Vercelli |
24 |
Cremona |
2 |
Pisa |
16 |
Venezia |
230 |
Ferrara |
71 |
Pola |
7 |
Vicenza |
44 |
Firenze |
302 |
Parma |
70 |
Verona |
45 |
Fiume |
225 |
Pistoia |
77 |
Viterbo |
11 |
Forlì |
11 |
Pavia |
15 |
|
– |
Frosinone |
15 |
Ravenna |
22 |
Dato ignoto |
585 |
Genova |
153 |
Reggio E. |
18 |
|
|
Totale |
6806 |
Tavola 1.H Deportati secondo il luogo di partenza del convoglio
Fossoli (campo) |
2461 |
Trieste (campo a carcere) |
1196 |
Roma |
1030 |
Bolzano (campo) |
207 |
Merano |
35 |
Verona |
462 |
Bologna |
32 |
Firenze |
55 |
Mantova |
42 |
Milano |
816 |
Borgo S. Dalmazzo (campo) |
329 |
Altri luoghi |
6 |
Dato ignoto |
135 |
Totale |
6806 |
Tavola 1.I.1 Deportati secondo il Lager di destinazione
|
Morti |
Sopravvissuti |
Totali |
Auschwitz |
5644 |
363 |
6007 |
Altri Lager |
170 |
440 |
610 |
Dato ignoto |
155 |
34 |
189 |
Totale |
5969 |
837 |
6806 |
Tavola 1.I.2 Deportati secondo altri Lager di destinazione
Lager |
Morti |
Sopravvissuti |
Totali |
Bergen Belsen |
21 |
373 |
394 |
Ravensbrueck |
82 |
30 |
112 |
Buchenwald |
6 |
19 |
25 |
Flossenburg |
39 |
1 |
40 |
Altri |
22 |
17 |
39 |
Totali |
170 |
440 |
610 |
Tavola 1.L Deportati sopravvissuti per luogo di liberazione
Auschwitz |
116 |
Bergen Belsen |
86 |
Biberach |
149 |
Buchenwald |
40 |
Dachau |
32 |
Flossenburg |
7 |
Gross Rosen |
5 |
Mauthausen |
36 |
Ravensbrueck |
37 |
Theresienstadt |
24 |
Vittel |
145 |
Altri campi |
34 |
Dato ignoto |
126 |
Totale |
837 |
Tavola 2.A Arrestati e morti in Italia
Roma, eccidio Fosse Ardeatine |
76 |
Lago Maggiore, eccidio |
50 |
Forlì, eccidio campo d’aviazione |
20 |
Pisa, eccidio |
7 |
Morti in Italia in altri eccidi o per altri motivi |
169 |
Totale |
322 |
Tavola 2.B Morti in Italia secondo la nazionalità
Italiani |
200 |
Stranieri |
111 |
Dato ignoto |
11 |
Totale |
322 |
Tavola 2.C Morti in Italia secondo il genere
Femmine |
96 |
Maschi |
226 |
Totale |
322 |
Tavola 2.D Morti in Italia secondo l’età
Adulti (nati prima del 1930) |
294 |
Bambini (nati dopo il 1929) |
6 |
Età ignota |
22 |
Totale |
322 |
Tavola 2.E Morti in Italia secondo i responsabili dell’arresto
Italiani |
33 |
Tedeschi |
102 |
Italiani con Tedeschi |
10 |
Dato ignoto |
135 |
Non arrestati |
42 * |
Totale |
322 |
*Suicidi o uccisi mentre sfuggivano all’arresto o morti per gravi disagi o privazioni
Tavola 2.F Morti in Italia secondo le province di arresto
Ancona |
1 |
Imperia |
1 |
Savona |
1 |
Aosta |
3 |
Jugoslavia |
4 |
Teramo |
1 |
Ascoli Piceno |
1 |
Macerata |
1 |
Torino |
1 |
Bologna |
3 |
Milano |
14 |
Trieste |
9 |
Chieti |
4 |
Modena |
1 |
Treviso |
1 |
Cuneo |
8 |
Novara |
53 |
Varese |
2 |
Como |
3 |
Pescara |
1 |
Vercelli |
1 |
Ferrara |
11 |
Perugia |
3 |
Venezia |
8 |
Firenze |
9 |
Parma |
5 |
Verona |
1 |
Fiume |
5 |
Pesaro Urbino |
6 |
Dato ignoto |
25 |
Forlì |
6 |
Pavi |
1 |
Non arrestati |
42 |
Genova |
2 |
Roma |
80 |
|
|
Gorizia |
1 |
Rovigo |
2 |
|
|
Totale |
322 |
QUARTO CONTRIBUTO (da Bartolomeo Dragano)
“Nel passato e anche oggi, i cristiani e le chiese hanno guardato alla storia del popolo di Dio dal proprio punto di vista, con una visione troppa umana. La chiesa si è sempre considerata soprattutto la chiesa dei gentili, con esclusione del popolo ebraico, ed è stato perduto così un patrimonio spirituale comune. Questo fatto, fra altri, è stato la causa di indicibili ingiustizie che sono state commesse nei confronti degli ebrei. L’estensione di tale ingiustizia si è rivelata nel nostro secolo, quando l’immenso numero di cristiani e le loro chiese hanno appena levato la loro voce contro un massacro del popolo ebraico che superava qualsiasi immaginazione, un massacro di cui tutti gli uomini portano la responsabilità”
(Concilio pastorale della chiesa cattolica olandese, 5-8 aprile 1970)
“Anche alcuni gruppi di cattolici hanno avuto le loro colpe nell’olocausto degli ebrei. I cristiani debbono accettare le loro colpe per gli errori dei responsabili della chiesa d’allora. Non si può negare che nel 1938 centinaia di migliaia di austriaci abbiano accolto Hitler con manifestazioni di giubilo e che fra essi vi fossero molti cristiani cattolici”
(cardinale Franz Konig, arcivescovo di Vienna, settembre 1987)
“Quando pensiamo alla Shoà siamo pieni di vergogna e di spavento… Nel nostro Paese la percentuale di ebrei deportati e eliminati è particolarmente elevata. I cattolici olandesi avrebbero potuto fare di più? Avrebbero potuto fare meglio? E’ impossibile rispondere a questa domanda in maniera generale… Ma è certo che le autorità della chiesa hanno anch’esse commesso degli errori.
Una tradizione teologica ed ecclesiale antigiudaica ha contribuito alla nascita di un clima nel quale
“Vorrei concludere rivolgendomi in maniera particolare ai pastori e ai fedeli della chiesa cattolica: abbiamo fatto memoria di una delle guerre più crudeli della storia nata su un continente di tradizione cristiana. Tale riflessione non può che spingerci ad un esame di coscienza sulla qualità dell’evangelizzazione dell’Europa”
(Giovanni Paolo II, Lettera apostolica in occasione del cinquantesimo anniversario dell’inizio della seconda guerra mondiale).
Citazioni tratte dal volume di Annie Cagiati: SETTANTA DOMANDE SULL’EBRAISMO Un popolo e la sua storia, Edizioni Messaggero Padova 1997