Tanti i cittadini che hanno effettuato lo screening gratuito
Ottimo riscontro per la Giornata Mondiale del Diabete 2013. L’affluenza delle persone che si sono recate sabato e domenica presso la postazione della Misericordia Onlus per sottoporsi allo screening glicemico e ricevere informazioni sul diabete è stata davvero notevole.
“La partecipazione così sentita della gente – ha riferito Emilio Gravina, Presidente della Misericordia onlus – ci rende orgogliosi e ci gratifica del lavoro che ogni giorno svolgiamo con dedizione, senso di solidarietà e responsabilità”.
Una due giorni che, come nelle precedenti edizioni, ha offerto l’occasione per raccogliere dati indicativi sulla diffusione della malattia nel nostro territorio e di individuare soggetti che, inconsapevolmente, ne sono affetti.
Il diabete, infatti, se diagnosticato preventivamente può essere gestito e i danni possono essere sicuramente più contenuti.
Tra gli uomini di età inferiore ai 45 anni che si sono sottoposti al test e allo screening, 2 su 37 sono risultati diabetici; nella fascia 45-54 anni, sempre maschile, su 50 screening 46 erano negativi e 4 positivi. Percentuale più alta di presenza della patologia nella fascia di uomini tra i 55 e i 64 anni nella quale, su 15 soggetti, ben 4 sono risultati con glicemia superiore al limite massimo.
La fascia indubbiamente più colpita, segno che un errato stile di vita compromette la salute aumenta la possibilità di diabete, è quella dai 64 anni in su dove su 75 persone un quarto è risultata diabetica.
“Questi dati – continua Gravina – ci danno la misura del fatto che il diabete, purtroppo, non è affatto in diminuzione, anzi, e che molto dipende dall’alimentazione non equilibrata e dalla assenza di attività fisica che, nella popolazione adulta e anziana, purtroppo, è quasi del tutto assente.”
Nella popolazione femminile che si è sottoposta al test i risultati dicono che nella fascia d’età fino a 45 anni solo 2 donne su 65 è a rischio, 3 donne su 72 invece nella fascia tra i 45 e i 54 anni. Tra i 55 e i 64 e in quella superiore ai 65 la percentuale sale notevolmente. In entrambi i sessi le persone fino ai cinquanta anni affetti da diabete di tipo 2 non consapevole ne sono risultati 10.
“Non ci sorprende che nelle donne sia meno diffuso – ha concluso il Presidente – perché le donne sono indubbiamente più attive fisicamente. A differenza di quanto si possa pensare, basterebbe davvero poco per prevenire. Nelle nostre campagne di informazione diciamo sempre che se si prendesse meno l’ascensore e si salisse più spesso la spesa facendo le scale del proprio condominio, il diabete sarebbe meno diffuso. Ciò vuol dire che bisognerebbe reinventarsi delle semplici azioni quotidiane che non stravolgano i ritmi a cui si è abituati, ma che aiuterebbero a vivere in modo più sano ed equilibrato”.
Per la Giornata Mondiale del Diabete, Gravina ha espresso un sentito ringraziamento a quanti hanno reso possibile la manifestazione e a quanti hanno dato un valore aggiunto a questa edizione.