Il prossimo 29 ottobre visite specialistiche ed esami gratuiti presso
Per incentivare una migliore sensibilizzazione sulle tematiche legate alla sordità è stata avviata, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica e sotto il patrocinio del Ministero della Salute,
Fra i centri specialistici italiani, promotore di tale iniziativa ormai da alcuni anni, è presente
Così come ha illustrato il Dr. Lucio Vigliaroli, Direttore della Struttura, durante tale giornata, tutte le persone che desidereranno valutare la propria capacita’ uditiva, contattando telefonicamente il n.tel. 0882410456 o recandosi direttamente presso il Servizio di Audiologia, saranno sottoposte gratuitamente a visita specialista otorinolaringoiatrica ed a valutazione dell’udito con esame audiometrico ed impedenzometrico, ricevendo a fine consulto eventuali orientamenti clinici, indicazioni terapeutiche ed un pieghevole divulgativo contenente norme e consigli a carattere preventivo.
La sordità
Sempre più insistentemente, in questi ultimi anni, sentiamo parlare di sordità. Secondo i recenti dati dell’AIRS (Associazione Italiana per la Ricerca sulla Sordità) vi sono in Italia circa sette milioni di persone con disturbi uditivi. Dei sette milioni, centomila sono colpiti da sordità in età infantile prima della nascita o durante l’apprendimento del linguaggio, con gravi conseguenze a carico della comunicazione verbale e inevitabili ricadute sull’assetto psicologico, sulla vita scolastica e sull’inserimento sociale. Tra le forme di sordità infantile quelle genetiche presentano la più alta incidenza e difficoltà di individuazione.
I giovani sono sempre più esposti a livelli sonori traumatizzanti per le sofisticate tecnologie di ascolto musicale in hifi ed in discoteca, dove vengono generalmente superati 110 decibel per più ore, rispetto ad un limite massimo di tollerabilità di 100 dB per soli trenta minuti. I giovani sono inoltre esposti ai rischi derivanti da particolari attività sportive come quella subacquea, in via di notevole espansione. Due milioni di soggetti sono colpiti da sordità in età lavorativa, spesso a causa del lavoro, con ripercussioni anche con carattere di particolare gravità sulla capacità produttiva, sulla vita di relazione e sui costi sociali.
Più di tre milioni di soggetti con problemi uditivi appartengono alla cosiddetta terza età, ove la sordità va ad influire negativamente sulla già precaria qualità di vita dell’anziano, sul limitato grado di autosufficienza e sul turbato assetto psicocognitivo ed emozionale incrementando l’isolamento familiare e sociale.
L’inquinamento acustico ambientale ha raggiunto in molte città livelli inaccettabili, fuori dai limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ed imposti dalla normativa di legge vigente, colpendo senza esclusione l’apparato uditivo di bambini, adulti ed anziani e provocando inoltre alterazioni importanti a carico di organi ed apparati diversi.
Esistono disturbi uditivi purtroppo molto diffusi nella popolazione, quali gli acufeni o ronzii auricolari e le vertigini, che creano un vero e proprio stato invalidante tale da coinvolgere pesantemente la vita di relazione, l’attività lavorativa, l’assetto psico-emozionale ed il grado di autosufficienza del soggetto.
Per molte sordità l’unico rimedio proponibile è la protesi acustica; tale sussidio, oggi evoluto quanto a tecnologia, trova talvolta resistenza da parte del paziente, a causa della disinformazione, delle remore psicologiche ed estetiche. Le Ricerche farmacologica e neuro-farmacologica stanno aprendo promettenti speranze sulla possibilità di indurre o favorire la rigenerazione delle cellule uditive distrutte. Passi da gigante sono stati fatti nella chirurgia dell’orecchio medio; vi è anche un approccio chirurgico alla sordità neurosensoriale, con l’indirizzo all’impianto chirurgico nell’orecchio interno di dispositivo elettronico impianto cocleare in grado di trasferire direttamente sulle fibre del nervo uditivo le informazioni acustiche provenienti dal mondo esterno.
Nonostante la gravità del problema sordità, le risorse che le istituzioni pubbliche ad oggi hanno reso disponibili per la ricerca scientifica sono assolutamente insufficienti. L’informazione sull’origine, sulla diffusione e sulle conseguenze della Sordità costituisce senza dubbio un metodo indispensabile alla sua prevenzione.
Infine, esiste una notevole carenza di servizi, di consulenza nel territorio e di orientamento da cui derivano spesso grandi difficoltà da parte del cittadino a reperire adeguata assistenza nel campo clinico, riabilitativo, sociale e giuridico.