Incontro tra esponenti delle Amministrazioni di San Giovanni e San Marco
Si è tenuto sabato 27 ottobre presso la sede del Comune di San Marco in Lamis l’incontro tra le Amministrazioni comunali di San Giovanni Rotondo e di San Marco in Lamis per la questione relativa all’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo, il cui circondario comprende anche i Comuni di Rignano Garganico e San Marco in Lamis.
Come è noto, infatti, il testo del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 di revisione delle circoscrizioni giudiziarie (cd. ”taglia-tribunalini) che da attuazione alla delega al Governo attribuita dalla legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011, ha previsto la soppressione di 667 uffici tra cui anche quello del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo.
Proprio al fine di evitare la soppressione di tale importante presidio, i tre Comuni interessati organizzarono un’assemblea consiliare congiunta tenutasi il 20 febbraio 2012 presso la sala consiliare di San Giovanni Rotondo.
In quell’occasione storica (l’ultimo Consiglio comunale congiunto si svolse circa trent’anni fa) i rappresentanti dei tre Consigli Comunali approvarono all’unanimità una delibera con la quale esprimendo “l’assoluta contrarietà alla soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di San Giovanni Rotondo, impegnarono i Sindaci e le Amministrazioni Comunali ad assumere tutte le iniziative utili per il perseguimento dello scopo”.
In linea con gli impegni assunti e volendo dare seguito alle dichiarazioni di intenti più volte espresse, le delegazioni delle due Amministrazioni, composte per il Comune di San Giovanni Rotondo dall’Assessore al Bilancio e Contenzioso Bambina Mangiacotti, dal Capogruppo Consiliare di Agire Insieme – Uniti per San Giovanni Rotondo Avv. Antonio Pio Cappucci e dal Capogruppo Consiliare del FLI Domenico Longo e per il Comune di San Marco in Lamis dall’Assessore ai Lavori Pubblici Avv. Angelo Ciavarella, hanno ribadito la necessità di evitare la chiusura di tale Ufficio, concordando una suddivisione delle risorse, del personale e delle altre spese occorrenti per garantirne il mantenimento, come previsto dal provvedimento emanato dal Governo.
Nei prossimi giorni dopo aver interessato in via ufficiale anche il Comune di Rignano Garganico, verranno predisposti gli atti amministrativi e formulata l’istanza da inviare al Ministero della Giustizia, anche in risposta alle sollecitazioni provenienti dalle Associazioni rappresentative della classe forense presenti sul territorio.