Illustrato il DPCM che resterà in vigore fino al 13 novembre
“Abbiamo appena approvato un nuovo Dpcm, frutto di un intenso dialogo con i ministri, le Regioni e il Cts. Dovrà consentirci di affrontare la nuova ondata di contagi che sta interessando severamente l’Italia e l’Europa, non possiamo perdere tempo, dobbiamo mettere in campo misure per scongiurare un lockdown generalizzato, che potrebbe compromettere severamente l’economia”- così il presidente Giuseppe Conte ha aperto la conferenza stampa indetta per illustrare le nuove misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il Dpcm del 18 ottobre 2020, per cercare di contrastare la seconda ondata di contagi, apporta alcune modifiche e integrazioni al precedente decreto del 13 ottobre, che tengono conto di una situazione epidemiologica nazionale che si fa ogni giorno più seria e allinea i programmi di prevenzione italiani a quelli messi in atto a livello europeo e internazionale.
Il nuovo Dpcm in vigore da oggi non introduce il “coprifuoco” generalizzato su tutto il territorio nazionale, ma prevede che possa essere disposta la chiusura di vie o piazze dei centri urbani, dalle 21.00, nelle zone dove si potrebbero creare assembramenti.
Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Gli esercenti dovranno esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle 8.00 alle 21.00.
Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza. Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni ed è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza.
Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale.
Nessuna novità per cinema e teatri, che dovranno garantire il distanziamento con posti a sedere pre-assegnati, e per il trasporto pubblico nazionale e locale, con capienza confermata all’80%.
Per quanto riguarda le attività sportive sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali.
L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale.
Palestre e piscine hanno, invece, una settimana per adeguarsi ai protocolli di sicurezza. Rischio chiusura se non saranno rispettate in tutti gli spazi le regole di distanziamento e igiene.
Per la scuola confermata la necessità e l’importanza della didattica in presenza soprattutto per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia. Più flessibilità invece per gli istituti superiori a cui è consentita maggiore flessibilità degli orari e il ricorso alla didattica a distanza, che resta in ogni caso complementare a quella in presenza. Il nuovo dpcm chiede alle istituzioni scolastiche di secondo grado una ulteriore rimodulazione della gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00.
Questa disposizione entra in vigore il 21 ottobre.
Le università invece dovranno essere in grado di adattarsi in base all’andamento del quadro epidemiologico, prevedendo la possibilità di didattica a distanza in caso di necessità.
Nelle zone a più alta incidenza epidemiologica potranno essere sospesi gli esami di scuola guida con conseguente proroga dei termini del ‘foglio rosa’. Nel decreto della presidenza del consiglio dei ministri si legge, infatti: “In presenza di un particolare aggravamento della situazione epidemiologica e al fine di contenere la diffusione dell’infezione da Covid-19, sentito il Presidente della Regione o delle Regioni interessate, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti è disposta la temporanea sospensione delle prove pratiche di guida e la proroga dei termini in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere dette prove”.
Infine il decreto fa un riferimento specifico alla App Immuni, che per poter dare i risultati sperati necessita che il codice di chi ha scoperto di essere positivo venga inoltrato attraverso il sistema per avvisare gli utenti con cui il positivo è stato a contatto nei 14 giorni precedenti. Al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App Immuni, – si legge nel Dpcm – è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività.