La sua lettera al sindaco nella quale ritiene di non poter sostenere che "se non si cambia troppo si sopravvive più agevolmente"
Al Signor Sindaco
Dr. Salvatore MANGIACOTTI
e p.c.
Al Presidente del Consiglio
Prof. Giuseppe RUSSO
Oggetto: comunicazione di adesione al Movimento Politico “SINISTRA DEMOCRATICA“ e relativa fuoriuscita dalla Maggioranza.
Signor Sindaco, cari Compagni e Amici, dopo venti giorni di vero dibattito a volte aspro fatto da uomini liberi, con legami che non si possono spezzare, anche quando magari si hanno idee diverse. Tale è il legame che ho verso di Voi da molti anni.
Oggi si è consumata la mia scelta riportata in oggetto, non trovando sbocchi per il cammino condiviso. Ritenevo che si dovesse fare di più per coinvolgere Rifondazione Comunista e i Verdi, anche quando hanno cercato di sottrarsi, tanto più sono convinto che fosse giusto e perfino utile non consentire loro di chiamarsi fuori e di menare lo scandalo. Non immaginavo che delle forze politiche schiacciassero le altre. Avevamo, abbiamo davanti a noi l’esigenza di ridisegnare un’altra San Giovanni Rotondo, più competitiva, moderna, emancipata più capace di misurarsi con l’esigenza dei nostri cittadini. Mai come oggi la destra rischia di trovarsi avvantaggiata dai nostri errori. Nel 2005 siamo stati plebiscitari. Oggi il plebiscito minaccia di essere contro di noi.
Ha un senso tutto questo? Quale pigrizia, quale paura, quale debolezza Vi induce a giocare al ribasso di Voi stessi? Abbiamo spiegato ai nostri cittadini – e non ero il solo, mi pare – che occorreva ”discontinuità”.
Non si e’ ancora spento l’eco di alcuni ragionamenti all’insegna del motto «o si cambia o si…. ». E adesso sento dire dalla stessa autorevole Persona che se non si cambia troppo si sopravvive più agevolmente. E’ una scelta che non sono in grado di sostenere, che non mi appartiene.
Lungo questo percorso, oggettivamente vi è un appannamento dei due maggiori Partiti (che a breve diventeranno un solo soggetto politico) rispetto alle loro stesse aspettative. Rischiate di essere poco combattivi, troppo remissivi nei fatti. A queste certezze concorrono molti fattori, concorro io con tutti i miei limiti e difetti, i partiti che in nome dell’unità concorrono in modo opaco e ripiegati alle scelte sbagliate per una amministrazione condivisa.
Si è tentato in questi giorni di archiviare vecchie ruggini, ma le leadership avendo poco da guadagnare hanno fatto quadrato intorno ai pochi, rinunciando ad una leale sfida politica e passo dopo passo senza rendersene conto venir meno alla capacità di modificare i caratteri della proposta rivolta dagli elettori nel 2005.
Mi sono battuto in modo leale perchè si cambiasse, ho avuto da Voi il riconoscimento di aver svolto un buon lavoro, ringrazio per questo tutti coloro che mi hanno dato una mano non sono così arrogante da pensare che sia stato tutto merito mio.
Oggi per me inizia un nuovo percorso, di sicuro più impegnativo vicino a quegli Elettori che ci avevano chiesto di esserci per cambiare e non di lasciare le cose come erano.
Auguro a Lei, alla Sua squadra, alla Sua maggioranza un buon lavoro.
San Giovanni Rotondo lì
Giuseppe Longo