In ogni regione in cui ha lavorato ha collaborato con la scena Hip Hop locale
Pur datato di un paio di mesi ci piace riproporre un articolo del quotidiano “La Stampa” che parla di un nostro concittadino, il dee jay Giuseppe Ruberto:
E’ nato a San Giovanni Rotondo, ma a lui, Padre Pio, di grazie non ne ha mai fatte. Altrimenti Giuseppe Ruberto, 33 anni, diploma al liceo linguistico, non sarebbe, da 9 anni, in giro per l’Italia in cerca di lavoro.
«Se fossi rimasto in Puglia – racconta – avrei dovuto accontentarmi di lavori con stipendi ridicoli e senza contributi. Per cui, piuttosto che restare, come tanti, a casa e lamentarmi, preferisco spostarmi di regione in regione».
Un «neverending tour» d’Italia, il suo: dalle Marche alla Sardegna, dalla Toscana alla Valle d’Aosta, dove da qualche mese è receptionist in un hotel di La Thuile. Così tanti posti di lavoro, che, per riuscire a ricostruirli, Giuseppe si aiuta controllando l’estratto conto previdenziale dell’Inps.
«Sono pugliese, ma cittadino di dove c’è lavoro – dice -. Il lato positivo di questa precarietà è che sono continuamente in gioco: nel lavoro, nella mia vita e nella mia grande passione, la musica, che in ogni posto in cui vado mi dà l’opportunità di nuovi incontri e serate musicali. In questo modo viaggio lavorando e lavoro viaggiando».
In questa girandola di spostamenti lo segue sempre la «moglie», come chiama la consolle da dj, con la quale si allena nelle tecniche di missaggio e «scratch».
Perchè Ruberto è un dj di valore, che, col soprannome di Dj Blast, in ogni regione in cui è andato ha fatto serate e collaborato con la scena Hip Hop locale: dai marchigiani Fottuti Periferici ai sardi Skasico. Col toscano Lapo Mr. Smoke ed il pugliese Gaetano «U Shaman» Grilli ha poi pubblicato «Rum e pera – http://youtu.be/wcSkyPYsI28», inserito nella compilation «La sbronza nostra volume 2».
Dove, però, si è espresso meglio è, naturalmente, coi pugliesi Sona Sle (suona slang) – http://soundcloud.com/sonasle, nome legato alla loro commistione di linguaggi e suoni di strada (ma, anche, perchè all’inizio, non avendo un garage, provavano per strada).
Il loro «Hip Hop Folk», attento ai suoni etnici, alla fine degli Anni 90 ha ottenuto ottimi riscontri di critica e pubblico. In particolare il cd «Tra cielo e terra» che Dj Blast ed Elle Vox MC, al secolo Lazzaro Palumbo, realizzarono per la Undafunk records.
«Coi sogni stretti tra le mani – rappavano nella title track – riesco a volare pure senza ali». Ed e’ grazie alla reputazione conquistata in quel periodo che, nel 2010, lo hanno chiamato i Rocky Horror Fuckin’ Shit – http://www.rhfs.it, gruppo di rap metal foggiano di cui fa tuttora parte.
«Tutte le volte che mi sposto per lavoro – racconta Ruberto – mi faccio un’idea della scena Hip Hop locale attraverso il web. In Valle mi ha colpito il progetto ”La Valle in Rima”, per cui ho contattato il suo leader Andrea ”Sago” Di Renzo».
Ne e’ nata una collaborazione, basata su una grande intesa e stima reciproca, che si e’ allargata ad altri rapper valdostani come Roy, Sambo e Shite.
«Mi ha colpito l’energia che anima Giuseppe quando ha tra le mani la sua console – osserva Sago -. E, poi, il modo in cui riesce a mettersi in relazione con noi, legato, forse, al suo lavoro, perchè il receptionist deve sempre avere la massima disponibilità verso i clienti». Dall’osservazione di Ruberto che in Valle, come nelle altre parti d’Italia, ha finito sempre per ritrovarsi a lavorare e fare musica con meridionali, è nato «Su al Sud», pezzo in cui Sago rappa: «ma com’è che quando salgo al Nord mi ritrovo al Sud. Come se l’Italia fosse appesa a testa in giù».
LA STAMPA – mercoledì 25 gennaio 2012 Articolo curato da Gaetano Lo Presti