“Mamma, stasera posso dormire con te?”
di Antonia Siena
Questa è stata la frase che diversi miei alunni hanno detto, con voce flebile ed impaurita, alle loro mamme la notte del 23 e del 24 aprile!
Mi spiego.
Un paio di settimane fa un volantino, di cui mi limito a riportare solo che affermava che il giorno 24 aprile 2008 sarebbe accaduta a San Giovanni Rotondo una grave catastrofe, ha cominciato a fare il giro di tutto il paese, nelle case private, negli uffici pubblici, me lo sono ritrovato persino nella scuola!
Ho letto su questo portale i commenti e gli articoli riguardo all’argomento, ma ne prendo le distanze, perché ciò che mi preme condividere con l’opinione pubblica è la mia idea secondo la quale siamo in democrazia e quindi ognuno ha libertà e diritto di parola.
Quando però, a mio parere, le parole dette, opinate e trasmesse, ledono i deboli, coloro i quali non hanno ancora categorie mentali di pensiero atte a filtrare e valutare notizie, esse divengono non più frutto di libertà di parola, ma LIBERA DITTATURA!
Con questa mia riflessione voglio trasmettere tutto il disagio che le maestre, come me, e i genitori hanno dovuto affrontare nel cercare di tranquillizzare bambini, alunni, considerate che io sono l’insegnante di 2 classi di seconda elementare…
Signori artefici del bigliettino volante, che preannunciava una catastrofe nel nostro paese, la prossima volta prima di diffondere profezie infauste pensate quali saranno le conseguenze del panico lanciato all’impazzata su bimbi, ragazzi, anziani, ammalati, persone suggestionabili e quant’altro.
La parola, diceva un santo di cui non ricordo chi fosse, è come un pugno di farina che gettata in strada, è impossibile raccoglierla nuovamente.
Grazie a chi ha permesso ai bambini e ai deboli di trascorrere giorni ed ore di panico!
Con sdegno
Antonia Siena