“Manca il giusto feeling con la Desmosedici”
La formula-sprint delle Q2 si manifesta in tutta la sua potenza sin dai primi istanti. Dopo le sessioni di libere condotte sempre con pneumatici hard in ottica gara, i piloti montano le intermedie e i tempi scendono rapidamente. Le Honda di Bautista e Bradl battono l’incredibile crono di Marquez delle FP3, con il tedesco che peró esagera e la paga cara: moto distrutta a prove finite per il pilota del team LCR Honda.
Marquez non batte ciglio e come se nulla fosse, anche lui con le intermedie, abbassa il suo stesso riferimento precedente, che gli altri erano soltanto riusciti a sfiorare con le gomme nuove, addirittura di 1″ netto. Lo imita Pedrosa, che si mette dietro di lui, ma l’altro pilota Repsol Honda viene scavalcato dalla Open di Aleix Espargaró. Arrivano anche Iannone, Rossi e Dovizioso: i tre italiani si avvicendano in sequenza, col forlivese 5ª assoluto.
Il migliore degli “altri” risponde al nome di Jorge Lorenzo. Il maiorchino si ritrova proprio negli istanti finali e stacca un ottimo crono che gli vale la piazza d’onore. Dani Pedrosa tenta ancora e chiude la prima fila, tutta spagnola. Da vero dominatore, Marc Marquez insiste ancora e lima il crono prendendosi la terza pole consecutiva su tre appuntamenti finora disputati.
Le Q1 avevano premiato la M1 satellite dell’inglese Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e la Open di Nicky Hayden (Drive M7 Aspar).
Michele Pirro (Ducati Team #51) – 19° (1’41.018)
“Sono piuttosto deluso perché non sono riuscito a trovare un buon feeling con la Desmosedici GP14. Non so ancora esattamente il motivo, ma ho fatto molta più fatica del previsto. Non è assolutamente la posizione in cui dovremmo essere con questa moto, per cui adesso cercherò, insieme ai miei ingegneri, di trovare una soluzione per poter disputare domani una gara dignitosa e ripagare la mia squadra per tutto il lavoro che ha fatto in questi giorni”.