Presentazione del libro del professor D’Orsi
Oggi, 17 gennaio alle ore 19:00, nel chiostro Comunale ci sarà la presentazione del nuovo libro del professor Angelo D’Orsi dal titolo “Gramsci, una nuova biografia”.
L’evento è organizzato dalla sezione Anpi di San Giovanni Rotondo ‘Giuseppe Limosani’, l’associazione di Amicizia Italia-Cuba e il circolo locale di Rifondazione Comunista ‘Luigi Pinto’. Il dialogo con l’autore sarà condotto da Mara de Felici.
D’Orsi nel libro racconta la storia di Antonio Gramsci dall’infanzia in Sardegna agli studi a Torino, da Mosca a Vienna, da Roma al carcere di Turi, fino alla clinica romana dove spirerà il 27 aprile 1937. .
Il prof. Angelo d’Orsi, storico, giornalista e professore di storia delle dottrine politiche all’Università di Torino sino al 2017, ha lavorato per diverse testate giornalistiche come Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, Quotidiano dei Lavoratori, Il Fatto Quotidiano e la Stampa con la quale ha collaborato fino al marzo 2022.
Ha un blog personale intitolato “Istruitevi, Agitatevi, Organizzatevi”, le tre parole d’ordine gramsciane. Nel 2021 ha preso parte alle elezioni comunali di Torino come candidato sindaco di una coalizione di liste di sinistra radicale, ha preso parte alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 candidandosi alla camera nel collegio plurinominale di Torino come capolista di Unione Popolare.
Tutta la cittadinanza è invitata perché come diceva Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.”
Arrestato alle ore 22,30 dell’8 novembre 1926, davanti all’ingresso di via Morgagni 25, dimora dei Passarge, l’onorevole Gramsci venne tradotto al carcere di Regina Coeli. In quella manciata di minuti fu decretata la fine, o quasi, dell’attività politica di un militante appassionato e coraggioso, anche se si aprì la strada all’opera di un gigante del pensiero, politico, ma non solo.” Angelo d’Orsi racconta questa storia dall’infanzia in Sardegna agli studi a Torino, da Mosca a Vienna, da Roma al carcere di Turi, fino alla clinica romana dove spirerà il 27 aprile 1937. Personaggi pubblici e figure della vita privata, a cominciare dalla famiglia Schucht e dalla complessa vicenda amorosa con Giulia, attraversano la vita e la vicenda intellettuale e politica del più grande pensatore (e rivoluzionario) italiano del Novecento. Con una narrazione capace di restituire i drammatici eventi storici di cui Gramsci fu protagonista o testimone, facendosene interprete in tempo reale, d’Orsi getta luce sulla genealogia e sull’originalità del suo pensiero, percorrendo le convergenze, le collisioni e le interferenze con la storia della sinistra italiana e sovietica, e dei suoi protagonisti, da Togliatti a Bordiga, da Lenin a Trockij e a Stalin. Del “capo della classe operaia”, come lo definì Togliatti nel 1927, d’Orsi mostra lo sforzo crescente di superare le rigide barriere del “recinto del marxismo-leninismo”, all’insegna di un pensiero critico e antidogmatico, senza mai perdere di vista l’obiettivo che lo accompagnerà fino all’ultimo giorno: la liberazione del proletariato dalle sue catene. E lo fa ascoltando le parole che ha lasciato, insieme alle testimonianze di chi gli era vicino, prima fra tutti la cognata Tania Schucht, e dei suoi compagni e avversari politici, con un’avvincente ricostruzione biografica, storica e politica che fa il punto sullo stato attuale degli studi, ma che è anche il racconto struggente di una personalità tormentata e profonda, dotata di un genio tanto penetrante da essere inattuale nel suo tempo e, forse, anche nel nostro.