La speranza della fine delle ostilità nel gigantesco simbolo della Pace “umano”
Mentre dall’Ucraina si susseguono notizie sconcertanti e la tregua sembra allontanarsi, lo scorso 2 aprile si è svolta a San Giovanni Rotondo la manifestazione Stop War in Ukraine organizzata dal Comitato Fermiamoli-Basta Guerre!
Una importante e partecipata marcia per la Pace – per urlare al mondo che la guerra non può e non deve essere la soluzione – si è mossa da Piazza dei Martiri.
Bandiere della Pace, striscioni e palloncini gialli e azzurri hanno colorato il corteo che ha attraversato le principali vie cittadine fino a raggiungere il Parco del Papa.
A dire NO alla Guerra in Ucraina tanti giovani e numerose scolaresche di ogni ordine e grado, che hanno risposto all’appello degli organizzatori insieme alle associazioni cittadine (Anpi, Legambiente, Emergency, Avis, Associazione di Amicizia Italia-Cuba, Polisportiva Eppe Merla, Laudato si’, Arte Facendo), alle organizzazioni di volontariato e protezione civile, al Partito della Rifondazione Comunista, al sindaco di San Giovanni Rotondo e a molti cittadini.
Al presidio per la Pace si sono susseguiti gli interventi degli organizzatori e del sindaco Michele Crisetti, a cui si sono aggiunte le letture di poesie e di alcuni testi preparati dalle scolaresche.
Alessandro Santarsiero, fondatore del Comitato Fermiamoli-Basta Guerre!, ha voluto precisare che la manifestazione in corso fosse una manifestazione per la Pace, la pace come valore assoluto a prescindere dalla geo-politica; una protesta contro ogni guerra anche se in questa circostanza particolare il pensiero era ovviamente alla guerra in Ucraina.
«Ogni giorno – ha sottolineato Santarsiero – i telegiornali ci fanno vedere cose che non vorremmo vedere, ma che ci devono far comprendere che la guerra è una cosa sbagliata a prescindere».
Senza giri di parole e con termini forti ha ribadito ai presenti che «se la mafia è una montagna di merda, nondimeno la guerra è una montagna di merda» .
Rivolgendosi ai più piccoli, il fondatore del Comitato Fermiamoli-Basta Guerre! ha chiesto loro se avessero mai pensato di mettere in uno zainetto tutte le cose più care o di dover rinunciare alla scuola, mentre ai più grandi ha chiesto di riflettere sul fatto che non sia concepibile che gli ammalati non avessero più ospedali dove essere curati, che gli anziani non avessero più un tetto dove ripararsi e i più giovani e gli adulti dovessero trovarsi di un colpo ad essere chiamati a combattere.
Anche il sindaco Michele Crisetti era presente alla manifestazione. Nel suo breve intervento il primo cittadino ha sottolineato l’importanza della presenza delle scolareschee e ha ricordato che la Pace è un bene prezioso per l’umanità tutta, purtroppo però il mondo è afflitto da numerose guerre e per ricordare l’importanza della Pace ogni giorno si dovrebbe manifestare per difenderla.
«L’Italia ripudia la guerra… – così Michele del Sordo, presidente dell’ANPI, ha esordito nel suo intervento, declamando l’articolo 11 della Costituzione – L’articolo che ho appena letto, scritto dai nostri Partigiani e Costituenti, ci dice chiaramente che la nostra cara Italia ripudia la guerra, perché è lo strumento più crudele che l’uomo possa utilizzare contro un suo simile, ed è per questo che noi oggi siamo qua, perché a noi la guerra non piace e perché le questioni si risolvono dialogando e non vogliamo assolutamente che vengano inviate armi, noi siamo il popolo della PACE e non smetteremo mai di manifestare per un mondo migliore fino a quando tutte le guerre cesseranno».
«Sarà stata una goccia nell’oceano dell’indifferenza ma ci tenevamo a dare il nostro contributo per dire No alla guerra e per chiedere un immediato cessate il fuoco» – questo in sintesi l’intervento del segretario di Rifondazione Comunista, Roberto Cappucci – che ha sottolineato che «la Guerra debba essere cancellata dalla storia, che si debba cercare sempre e comunque una soluzione diplomatica ai conflitti, che l’aggressione ad uno Stato sovrano vada sempre condannata e che non ci siano guerre giuste. La disperazione che una guerra lascia sul campo crea solo odio e rancore che alimenta altro odio ed estremismo in una spirale senza fine – ha proseguito – perciò chiediamo che l’Organizzazione delle Nazioni Unite si ponga come interlocutore tra le parti e che venga dichiarato immediatamente il cessate il fuoco per permettere la messa in sicurezza dei civili e l’avvio delle trattative e di reali colloqui di pace».
Anche i volontari di Emergency erano presenti al sit-in e hanno donato ai presenti uno“straccio di pace”, il modo di dire NO a tutte le guerre ideato dalla fondazione di Gino Strada.
La manifestazione si è conclusa con il volo dei palloncini gialli e azzurri e con la rappresentazione umana di un enorme simbolo della pace, il cerchio tagliato da tre linee, disegnato col gesso sul selciato del Parco.
L’emblema della pace di un diametro di 40 m è stato realizzato su iniziativa del Circolo Legambiente che ha provveduto alla preparazione del grande disegno con la collaborazione dell’ingegner Nicola Squarcella.
Purtroppo il vento non ha permesso di poter filmare e fotografare il flash-mob dall’alto, ma l’enorme segno della pace “umano” resta comunque un momento toccante della giornata, espressione della solidarietà e della compassione nei confronti delle vittime innocenti della guerra e simbolo vivo e pulsante della protesta contro l’invasione dell’Ucraina e contro le atrocità del conflitto che sta sconvolgendo l’Europa.