“Il sogno”
di Karletto
Ho sognato che vivevo in un paese dalle strade asfaltate e pulite…con tanti alberi lungo di esse. Ho sognato che vi erano tanti parchi dove grandi e piccoli si divertivano. In tutto il paese vi erano piste ciclabili dove anche i bimbi potevano scorazzarci senza pensieri.
Ho sognato che lungo queste strade i cani che facevano i loro bisogni si raccoglievano da soli le loro cose, le mettevano in una busta e le buttavano nei cassonetti dell’immondizia dando ai loro padroni una lezione di educazione e civiltà.
Ho sognato che i Vigili Urbani non facevano più le multe per divieto di sosta perché vi erano tanti parcheggi, ma soprattutto perché quasi nessuno più prendeva l’automobile spostandosi con i mezzi pubblici facendo sì che chi aveva l’appalto dei trasporti urbani aveva assunto altre 100 persone…altre 100 famiglie che avevano finalmente un stipendio in casa.
Ho sognato che gli albergatori, ristoratori e commercianti, pagavano puntualmente ogni fine mese e per intero lo stipendio ai loro dipendenti e versavano i contributi assistenziali e previdenziali.
Ho sognato che da delle automobili scendevano delle persone tutte con la barba chi più e chi meno lunga, vestiti allo stesso modo di colore marrone che entravano nelle case della gente bisognosa non solo di parole, e gli lasciavano a chi dei soldi, a chi da mangiare a chi di vestirsi.
Ho sognato una persona con una fascia tricolore indosso e seguita da altre che sentivo dire assessori e consiglieri, entrare nelle case dei poveri e dei bisognosi e dar loroi i soldi per pagare di che sfamarsi, di che vestirsi, di che riscaldarsi.
Ho sognato un paese dove non esistevano la cattiveria, l’indifferenza, le gelosie; un paese dove vi era dialogo e comprensione, dove non vi erano solo le pizzerie, ma anche tante librerie e luoghi per incontrasi, discutere, risolvere.
Ho sognato che nel mio paese non vi erano partiti politici rossi, neri, bianchi, verdi o gialli, ma solo “il partito per il benessere della città e del cittadino”.
Ho sognato…che era solo un sogno…
Karletto