Dopo il rodaggio dovuto anche alla contemporaneità con i mesi estivi, la macchina amministrativa guidata da Luigi Pompilio è pronta all’inizio di questo lungo percorso di rilancio della città di San Pio. Il consiglio comunale monotematico sulla discussione delle linee programmatiche della nuova giunta è servito a focalizzare più nel dettaglio tutte le emergenze e le criticità irrisolte nel corso degli ultimi anni. “La strada del cambiamento deve passare da una rinnovata cultura civica basata sulla coesione di tutti i soggetti chiamati a governare questa città”, esordisce Pompilio. “Il perdurare della crisi e la riduzione delle risorse finanziarie mettono i comuni in uno stato di grande difficoltà. La perdita di oltre un milione e centomila euro, dovuta ai tagli da parte del governo centrale, ci costringe a reinventare le dinamiche di approvvigionamento delle risorse. Dobbiamo escogitare un modo diverso di intendere l’offerta turistica affrontando nuove sfide nella valorizzazione del territorio e del borgo antico in collaborazione con gli altri enti territoriali, perché San Giovanni vive di turismo e ospitalità”. Il primo cittadino ha posto l’accento sulle questioni che sono poi state il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: decoro della città, sicurezza e vivibilità, informatizzazione, abbattimento delle barriere architettoniche, ricerca scientifica ospedaliera.
L’assessore Ciociola si è soffermato sulla questione dei servizi sociali rinnovando il suo impegno per “debellare l’abuso di droghe e alcol da parte degli adolescenti, fenomeno in preoccupante espansione nella nostra città pianificando interventi di sostegno educativo per minori diversificando le attività del tempo libero”.
Anche l’assessore ai Lavori pubblici Mischitelli illustra le cose già fatte e quelle in progetto: “In questi pochi mesi abbiamo ritinteggiato le scuole e stiamo trasformando le centrali termiche scolastiche da gasolio a gas. Non ultimo in questi giorni abbiamo stanziato 140.000 euro per il rifacimento del manto stradale di alcune principali arterie cittadine”.
Infine l’assessore all’Urbanistica Ricciardi spiega come il Piano di Insediamento Produttivo sia al momento irrealizzabile vista la sua onerosità. L’ammontare di tutto il piano ammonta a oltre 12 milioni, con solo 6 partecipanti sui 41 in graduatoria. L’assessore si riserva di valutare l’opportunità di individuare una zona demaniale che possa abbattere i costi per favorire l’insediamento di piccole e medie imprese.
I consiglieri di opposizione nei loro interventi esprimono le loro perplessità riservandosi di fare proposte costruttive nella speranza che vengano accolte dalla maggioranza per il bene della città.