L’emergenza Coronavirus ferma i riti della Passione
Poche ore ancora e alle prime luci del tramonto, nel silenzio più totale, la Madre Nostra per eccellenza sarebbe uscita tra le vie di questo paesello alla ricerca disperata del Figlio prediletto.
La “processione dell’incontro” che come ogni anno vede il culmine in quella Madre afflitta che ritrova il corpo del Figlio suo in una piazza a noi tanto cara oggi non avrà luogo. E così che quest’anno il venerdì Santo, per la precarietà che stiamo vivendo, si carica di un valore ancora più forte.
Ovunque a causa della terribile emergenza sanitaria sono stati sospesi tutti i riti di quella che per il mondo cristiano è la settimana della solennità più alta, la più importante, non sarà possibile celebrare il dolore della madre Addolorata, non sarà possibile farlo almeno fisicamente.
Per questo, grazie al contributo fotografico di Michele Martino, abbiamo voluto ripercorrere una processione per immagini, perché se è vero che “quest’anno va così” è allo stesso modo vero che nulla può essere strappato dalla memoria di ciò che questi riti hanno sempre significato e continueranno a significare.
Foto in bianco e nero, bianco come il sudario di Cristo e nero come il drappo a lutto della madre Santa e disperata.
Foto che possano spiritualmente accompagnarci alla fine di questa particolarissima Settimana Santa,
lasciandoci in un silenzio surreale ma mai solitario, confortandoci per la sofferenza che in questi giorni viviamo e donandoci la speranza che come Gesù è risorto il terzo giorno, possa allo stesso modo questo mondo malato risorgere guarito e più forte che mai.