I rifiuti contenenti amianto metterebbero in pericolo la salute pubblica e l’ambiente circostante
Con una lettera rivolta al sindaco di San Giovanni Rotondo e agli assessori all’ambiente regionale e provinciale, i verdi dell’associazione locale e della federazione provinciale di Foggia chiedono maggior chiarezza sulla messa in sicurezza della grava di San Leonardo, dopo la procedura di gara d’appalto che, a detta dei verdi, presenta numerose incertezze soprattutto nel consolidamento delle pareti e sul recupero dei rifiuti.
I verdi sottolineano come risultino necessarie importanti modifiche sulle pareti della cavità carsica per far sì che la grotta non subisca maggior degrado e come sia necessario l’intervento della ASL (non ancora al corrente del progetto) per recuperare rifiuti di materiali contenenti amianto.
Il problema della scarsa sicurezza e dell’errata distribuzione del cemento nella grava era stato già denunciato nel corso dell’incontro “Spelaion”, dello scorso dicembre, tenutosi a Borgo Celano dagli speleologi italiani.
Le richieste riguardano anche la necessità di recuperare altri fondi per rimuovere le reti e le chiodature previste, e l’intervento di messa in sicurezza delle pareti proposto risulterebbe non consono alle caratteristiche morfologiche, vegetazionali e paesistiche della zona.
Maggiore attenzione va posta soprattutto sulle procedure di recupero dei rifiuti, che metterebbero seriamente in pericolo la salute pubblica e l’ambiente circostante, in quanto il materiale contenente amianto disperso nello strato superficiale verrebbe esposto in atmosfera e genererebbe una contaminazione di amianto su vasta area.