Lettera
aperta
di Rocco Mangiacotti
Ho preso
la decisione di rompere il silenzio e mettere fine ad una lunga sopportazione
dopo aver letto tanti proclami sul "nuovo progetto" dell’AC San
Giovanni Rotondo.
Un "nuovo progetto" di cui si parlava già lo scorso Giugno ma forse
in cantiere già prima della fine dello scorso campionato.
Mi chiedo come sia possibile pensare ad un nuovo progetto senza prima aver
chiuso i "conti" con quello vecchio, senza aver prima onorato tutti
gli impegni con chi da professionista ha dato il suo contributo.
Non fa piacere sapere che il presidente si lamenta del ristorante quando fino
all’anno scorso per le trasferte, andavo a comprarmi il panino da
"sciapugn", mentre i ragazzi speravano invano in uno spuntino dopo
partita!
Non fa altrettanto piacere sapere che mentre oggi l’AC San Giovanni Rotondo
spende 10.000 euro al mese per la gestione del campionato, a me devono essere
pagate ancora due mensilità relative allo scorso campionato.
Quando ripetutamente e legittimamente ho chiesto il mio compenso, mi è stato
risposto che per me non c’era niente da fare oppure che dovevo essere grato
alla società perchè comunque potevo contare sulle prestazioni private ai
calciatori infortunati.
Certamente risposte non gratificanti ed inaccettabili per chi come me era
l’unico professionista nell’organico di una squadra dilettantistica svolgendo
la mansione di massaggiatore (ma all’occorrenza anche magazziniere, autista,
etc..).
Ho sempre subito il "San Paganino" accettando di essere pagato sempre
dopo i calciatori, fu lo stesso presidente che un giorno al telefono mi
disse:" devo pagare prima i giocatori altrimenti se vanno via, te ne vai
anche te!"
Fino a quando stanco del trattamento riservatomi comunicai di voler lasciare il
posto a qualcun altro nonostante avessi bisogno di lavorare, perchè non era
solo la passione per il calcio ad avermi fatto accettare l’incarico di
massaggiatore.
Informai della mia decisione anche l’allenatore che preoccupato mi fece
chiamare dal "DS" che a sua volta mi pregò di continuare facendosi
garante. Decisi di restare credendo alle promesse rivelatesi poi false perchè
mancando due mesi alla fine del campionato non ho più percepito quanto mi era
dovuto.
Comunque le mie parole non bastano per far capire quanto sia stato irrispettoso
il trattamento riservatomi (oltre alla questione economica) e solo chi conosce i
"soggetti" ha il privilegio di immaginarlo.
Forse, se avessi avuto la residenza a Manfredonia o a Foggia sarei stato
trattato meglio (senza togliere nulla agli amici manfredoniani e foggiani a cui
sono affezionato).
Se questo è il modo in cui facciamo il calcio a San Giovanni
Rotondo…beh…penso che dovremmo aspettare tempi migliori per la
realizzazione del "nuovo progetto".
Ora mi aspetto che la società dell’A.C. San Giovanni Rotondo si inventi delle
"storie fantasiose" per difendersi…come già preannunciato.
Loro sono tanti ed io da solo, non ho nessuna paura di affrontarli, ma chiedo a
tutte le persone che conoscevano questa storia di non nascondersi e a chi
volesse, di aiutarmi nel testimoniare il vero!
Rocco Mangiacotti