“Sindaco, liberi i cittadini vittime di tanta insipienza e nullità amministrativa”
Sindaco, lei ci costringe a scrivere per dare le notizie del suo operato ai cittadini che non la vogliono più! Chi l’ha proposta alla massima carica in seno al Consiglio Comunale, dopo aver saggiato la sua assoluta inadeguatezza politica e amministrativa, ha chiesto umilmente SCUSA a tutti gli elettori che hanno dato fiducia al progetto politico proposto nella scorsa tornata elettorale.
Lei, da buon ingegnere e prestigiatore, ha trasformato la minoranza in maggioranza e il contrario col risultato finale di trovarsi con una “ciurma” di “sapientoni” di politica e di amministrazione che, se non fosse per la drammaticità della situazione economica e sociale, potrebbero essere consigliati per qualche trasmissione televisiva pomeridiana con conduttrice la signora Maria De Filippi.
Tra i suoi assessori, oltre alla signora alla quale si consiglia l’acquisto di qualche gomitolo di lana in modo da impegnare il suo tempo a sferruzzare per l’assoluta inutilità amministrativa, brilla un altro “big” di buona gestione, incaricato alle Politiche Sociali e per la Famiglia per “intercessione” del “diavoletto” di Cartesio, tale signor Di Maggio.
La simpatia e l’ilarità che suscita l’assessore Di Maggio per il suo comportamento lo pone al riparo dalle maledizioni che generalmente un amministratore riceve. La sua condotta eterea induce a non importunarlo nel suo vuoto amministrativo quotidiano: promette a tutti che prima o poi risolverà i problemi che gli vengono segnalati… tanto poi non succederà nulla!
Convinto di fare l’assessore, il signor Di Maggio, in risposta all’interrogazione del Consigliere Crisetti riguardante i buoni lavoro, scrive, o forse fa scrivere, <<…posso assicurare l’interrogante che sarà cura dello scrivente (Di Maggio n. d. r.) di predisporre una bozza di regolamento da sottoporre alle competenti commissioni…>>.
Sindaco, il suo Assessore non sa che la bozza del Regolamento per l’erogazione dei “buoni lavoro” esiste già ed è stata ampiamente discussa nel suo partito: L’UNIONE DI CAPITANATA.
Lei potrà obiettare, Sindaco, che, forse, il signor Di Maggio non si ricorda a quale partito appartiene, visti i turbinii dei cambiamenti politici di cui Lei rappresenta la massima autorità, però saprà almeno trovare l’ufficio presso il quale è depositata la bozza del Regolamento come era precisato nell’interrogazione del Consigliere Crisetti.
Sindaco, non è più questione di schieramenti politici o programmatici, per favore liberi i cittadini vittime di tanta insipienza e nullità amministrativa! Se domani mattina lei presenterà le dimissioni da Sindaco, avrà l’apprezzamento di tutta la popolazione per, almeno una volta, aver compiuto un gesto nobile e nell’interesse di tutta la Comunità.
Il voler ricoprire la carica di Sindaco a tutti i costi in “compagnia” di tanti “aspiranti” assessori non scelti da lei, la porterà in un vicolo cieco di cui sarà il primo responsabile politico e amministrativo. Senza tener conto che potrà pagare dazio anche nel campo penale e contabile se si affida al “nulla” amministrativo.
P.S.: Sindaco, sa dirci come mai il signor Di Maggio fa pagare a noi contribuenti 4.000 euro per una compagnia teatrale esterna ed ignora le sei compagnie di teatro locali la cui indignazione è stata manifestata pubblicamente dal figlio del grande e compianto Cecchino Fiorentino?
Ufficio Stampa Centro Democratico di San Giovanni Rotondo