:: La lettera di Pio Gravina, responsabile dell’associazione "Cala la sera", al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici
Caro Sindaco e caro Assessore, è da tempo che lottiamo per la giusta e lecita causa che è “la SALVAGUARDIA del Centro Storico” ed è nostro dovere (dovere di cittadini) portare avanti le nostre idee e quello che tutti vorremmo che si identificasse in un bene comune.
Ci rattrista quello che un Assessore Comunale (nella persona dell’Ing. A. Urbano) possa affermare per i problemi riguardanti “il Nostro Centro Storico”:
……..– se vogliamo salvarlo da un irrimediabile degrado si deve superare il tabù dell’intoccabilità e riqualificarlo offrendo a giovani coppie un incentivo finanziario e realizzare un appartamento con relativo posto macchina, questo comporta qualche operazione di chirurgia architettonica ma è il solo modo di recuperare il nostro borgo antico – …..(fonte: Sperone Nuovo, pag.1, n. 57)
Prima di tutto, a nostro avviso l’intoccabilità non è un “tabù”, anzi è un modo per salvaguardare la storia, la cultura, le tradizioni. Quasi tutti i Centri Storici possiedono un “Piano Particolareggiato” che si basa appunto sulla intoccabilità di certi aspetti architettonici e questo, vi posso assicurare che, non è un male. Il vero degrado consiste nel deturpare gli aspetti semplici ed essenziali che le abitazioni nel Centro Storico possedevano. Non si può invitare le giovani coppie (io ne faccio parte) ad entrare con una macchina (inquinante) nel Borgo Antico per portarla fino davanti casa dove ad aspettarla c’è un caldo ed accogliente “garage”….le giovani e le meno giovani coppie vanno ad abitare nel Centro Storico per evitare tutto questo, per evitare il traffico, per evitare di vedere sempre “CEMENTO” e per consolarsi tra le “belle e sacre case di pietra”.
Ormai realizzare un appartamento con relativo posto macchina non fa più parte della logica che si sta utilizzando per portare il “Borgo Antico” al suo vecchio splendore, le logiche ed i piani di recupero sono altri, anzi si sta cercando di liberare i Centri Storici dal traffico perché abitarci è una scelta e non un ripiego.
Pertanto, con questa lettera, che vuol essere un umile consiglio a non contribuire a quello che viene chiamato “irrimediabile degrado”, ci appelliamo alle istituzioni affinché capiscano che non è nelle operazioni di chirurgia architettonica (ed il nostro Paese ne ha viste tante) che si possono risolvere i problemi, bensì nel curare le “unicità” che ci circondano dato che il Centro Storico è il principale oggetto.
Non deturpiamo, valorizziamo e lanciamo messaggi di cultura,
i trulli di Alberobello sono bellissimi perché da migliaia di anni sono rimasti intatti, non possiamo pretendere (oggi) di poterci metter una macchina dentro, il garage (se proprio una persona ama il Centro Storico) se lo trova altrove
Cordiali Saluti
Pio Gravina
Responsabile Ass. Cult. “Cala la Sera”
e non a caso abitante del Centro Storico