In coalizione anche Città Attiva di Gaetano Cusenza. Fuori Rifondazione
Trattative definite, pare, all’interno del centrosinistra per la scelta del candidato Sindaco: sarà Michele Crisetti, già candidato a primo cittadino e più volte consigliere comunale, a guidare la coalizione che sfiderà Giuseppe Mangiacotti e il centrodestra (in attesa dell’ufficialità del candidato del Movimento 5 Stelle e di altri movimenti) il prossimo 26 maggio.
La discussione di questi giorni ha trovato la sintesi nella persona di Crisetti, che torna dunque nella mischia della politica cittadina dopo mezza legislatura di stop. Una coalizione che con tutta probabilità sarà composta dal PD, dagli ex componenti del gruppo Misto, dal PSI, da Città Attiva di Gaetano Cusenza e altri.
Si è sfilato l’ex primo cittadino Luigi Pompilio, in disaccordo, si dice, sul nome del candidato sindaco, così come Rifondazione Comunista che ha deciso di correre da sola (proponendo con tutta probabilità la candidatura del segretario cittadino Roberto Cappucci).
“Per oltre 40 giorni – riferisce in una nota sui social il locale circolo Luigi Pinto – abbiamo lavorato alla costruzione di una coalizione che fosse di reale alternativa e di rottura con pratiche e uomini del passato, che fosse inattaccabile sul piano morale e coerente sul piano politico. Che si richiamasse al centro sinistra nel nome e nella composizione. Ci abbiamo provato con forza, mettendo da parte pregiudizi, diffidenze e lanciando anche un appello pubblico per la costruzione di una lista civica di sinistra che potesse rafforzare la coalizione di centro-sinistra. Ma tutto questo non è bastato. Ad oggi quel progetto è altro, si è snaturato, si è trasformato in un insieme di liste mosse dal solo desiderio di arrivare al ballottaggio senza nessuna coerenza e affinità politica. Per questo, forti della nostra coerenza e convinti di poter rappresentare una alternativa alle coalizioni in campo, ci candidiamo per raccogliere la sfida della buona politica, delle idee, dell’ambientalismo, della lotta alle clientele, al parassitismo, al voto di scambio”.