Boston la prima tappa del tour 2008
È Boston la prima tappa del tour tutto americano del rinomato Duo di chitarra classica “Caputo-Pompilio”. Dal prossimo 19 marzo al 2 aprile parte il tour firmato USA dei Maestri Giuseppe Caputo (Manfredonia) e Luciano Pompilio (San Giovanni Rotondo) che incontreranno, così, per la prima volta il pubblico americano. Tra le città più importanti: Boston (22 marzo); Orlando – Florida (23, 24 e 25 marzo) nella prestigiosissima sala della “Central University”; Phoenix – Arizona (26 e 27 marzo) e Flagstaff, Arizona (28 e 29 marzo). Il 23 e 24 marzo la masterclass a Orlando, Florida per gli allievi dell’università che vorranno apprendere dai due artisti garganici; e la masterclass nell’università di Flagstaff il 29 e 30 marzo.
Il Duo è ormai apprezzato in tutto il mondo grazie ad un curriculum e un’esperienza nel campo della musica classica notevoli. Primi italiani ad avere ottenuto il primo premio dell’undicesima edizione del concorso più importante al mondo per duo di chitarra di Montelimar in Francia, negli ultimi anni si sono imposti all’attenzione di semplici appassionati e esperti con grande successo di pubblico e di critica.
In questi giorni hanno conquistato la copertina della più nota rivista internazionale specializzata “Guitart” alla quale è stato allegato il loro quarto cd “Le Variazioni Goldberg” in prima assoluta mondiale con una versione unica per duo di chitarra. Sono promotori e direttori artistici del Festival Internazionale di Chitarra di Manfredonia e della Rassegna Concertistica” In concerto” di San Giovanni Rotondo.
Ulteriori informazioni: www.duocaputopompilio.com
Alcune domande a Luciano Pompilio
1.Quanta emozione in vista dei concerti negli Stati Uniti?
Tanta emozione perché credo che è uno dei tanti sogni che si realizzano. Essere invitati dagli States è una grande soddisfazione che ribadisce che il lavoro che stiamo facendo, sta prendendo la giusta direzione. Un motivo di orgoglio per un Duo come il nostro che ha superato tanti ostacoli durante il percorso della carriera.
2.Grazie alla masterclass, metterete a disposizione le vostre conoscenze e competenze agli studenti americani?
Ci piace insegnare e dare una mano a chi affronta il concertismo soprattutto quando si è molto giovani. Dalle università della Florida e dall’Arizona sono arrivate le richieste esplicite di tenere delle lezioni sulla tecnica e sullo stile italiano. Presenteremo il nostro repertorio con alcuni autori rinomati come Rossini o Bellini.
3.La musica classica in Italia ha ancora una tradizione di tutto rispetto?
Ha una grande tradizione ma è difficile vivere in Italia di concerti e mi dispiace ammettere che la maggior parte dei nostri concerti avvengono più all’estero che in Italia.
4.Luciano, sei soddisfatto della tua carriera? Se tornassi indietro, rifaresti le stesse scelte?
Sì. Sono soddisfatto perché abbiamo realizzato cose importanti come concerti in tutto il mondo, i cd, le prime assolute in Italia di brani con chitarra e orchestra, ma ciò che ci rende completi è l’emozione della gente ai nostri concerti. Se tornassi indietro, forse, sceglierei di vivere a Parigi anche perché tempo fa ne ebbi la possibilità.