La nota del movimento “Il Setaccio”
Alla vigilia delle consultazioni per il rinnovo del Parlamento Europeo sia consentito, da chi ha a cuore lo sviluppo del Gargano, fare una semplice osservazione in merito alla distribuzione dei centri ” Europe Direct Puglia” sul territorio pugliese.
Trattasi di sportelli informativi dell’UE con l’obiettivo di:
- consentire ai cittadini di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le possibilità di finanziamento dell’Unione europea;
- promuovere attivamente la diffusione delle informazioni attraverso newsletter, pubblicazioni, periodici;
- favorire il dibattito locale e regionale sul processo di integrazione dell’UE, sulle politiche, gli argomenti di attualità e della vita istituzionale dell’UE organizzando seminari, convegni ed incontri tematici;
- favorire la ricerca di partner a livello locale, nazionale e transnazionale;
- favorire il dialogo dei cittadini con le istituzioni europee in forma di domande, pareri e suggerimenti.
In un periodo in cui l’euroscetticismo è in crescita risulta determinante l’informazione sull’operato delle istituzioni europee , infatti, prima di giudicare bisogna essere informati.
Purtroppo, ad oggi, passando al setaccio il territorio pugliese risulta che in Puglia tali centri sono presenti solo a Lecce, Bari e Barletta, con esclusione della individuazione di un centro di “EDP” nell’area della provincia di Foggia. A nostro avviso la scelta delle suddette sedi è stata eseguita trascurando:
a) sia la forma geografica (allungata) della nostra regione;
b) che l’estensione demografica della provincia di Foggia, seconda solo alla provincia di Bolzano.
La presenza in provincia di Foggia di un tale Centro, oltre ad avere una ricaduta occupazionale, garantirebbe l’utilizzo di risorse economiche provenienti da Bruxelles, a tutt’oggi sottoutilizzati dall’Italia e soprattutto dal Meridione.
A nulla serve denigrare e imprecare contro chi ha operato fino ad oggi nei Partiti tradizionali ma è l’ora di sottolineare che le passerelle preelettorali a poco servono se poi molto spesso il Gargano e la provincia di Foggia non vengono tutelati all’atto della programmazione e attribuzione di organismi con ricadute economico/occupazionali.
A gran voce tutti insieme chiediamo l’apertura di un centro ” Europe Direct Puglia” nella nostra provincia coinvolgendo l’università di Foggia e gli enti presenti sul nostro territorio.
Il coordinatore
Ing. Luigi Cascavilla