La nota inviataci in via esclusiva dal movimento politico culturale "Amo San Giovanni Rotondo"
Vi ricordate la scalata politica dell’attuale sindaco Mangiacotti?
Ebbene, per i non addetti ai lavori ricordiamo che il suddetto personaggio fece una lenta ed inesorabile scalata all’interno del partito dei DS, utilizzando come arma vincente la moralità ed il rinnovamento della classe politica, soprattutto prendendo le distanze dai poteri forti del partito che avevano avuto dirette responsabilità nello scempio urbanistico del paese durante la gestione del Giubileo.
Dopo tanto lavoro all’interno del partito, il Mangiacotti si guadagnò la fama del rinnovatore e diede l’impressione di possedere capacità morali tali da poter davvero contribuire alla svolta in positivo della politica amministrativa del nostro Paese.
Questa immagine rinnovata che era riuscita a dare anche ai DS, gli permise di raggiungere la candidatura a Sindaco alle ultime elezioni amministrative.
Con una politica elettorale che partiva dal coinvolgimento di tutta la sinistra allargata ai circoli culturali giovanili, con la promessa di una squadra di governo scevra dalla logica della spartizione politica, altamente qualificata e di respiro internazionale dove anche la componente femminile avrebbe avuto un ruolo importante (vi ricordate lo show sul palco in mezzo alle candidate!?!), assumendo il ruolo del “grande condottiero”, ripeteva pubblicamente dai palchi di essere il garante del rinnovamento della politica cittadina e mai avrebbe permesso, ai noti e chiacchierati personaggi della politica nostrana con forti responsabilità nel governo cittadino dell’ex sindaco Davide Pio Fini, di occupare ruoli importanti nel nuovo esecutivo. Ciò, unito alla non felice esperienza amministrativa del governo di centro destra ed alla promessa scellerata di dare a tutti un posto di lavoro, hanno fatto sì che il Mangiacotti diventasse sindaco con un risultato elettorale senza precedenti nella storia della nostra città.
Purtroppo, ai cittadini la sbornia elettorale è venuta immediatamente meno con l’insediamento della nuova giunta comunale, ove di tutte le grandi personalità con competenze e professionalità promesse non vi era nemmeno l’ombra.
Solo attraverso la nomina di assessori non chiacchierati, che mai avevano ricoperto incarichi simili nei governi precedenti e con l’attribuzione al gruppo dei verdi di una delega assessorile, nonostante l’assenza di una loro rappresentanza all’interno del consiglio comunale, si è cercato (in verità è stato solo un debole tentativo) di attuare un rinnovamento politico per onorare almeno in parte all’impegno elettorale assunto con i cittadini.
Purtroppo a monte vi era un lucido progetto politico dei signori Siena, Dragano & company (che in seguito chiameremo “gruppo”) della vecchia e tristemente nota compagine amministrativa giubilare, di riprendere il pieno controllo della città (progetto più volte denunciato da parte nostra in campagna elettorale).
Dopo la scalata all’interno del partito dei DS, con la elezione di Dragano a segretario del partito, il “gruppo” imponeva al sindaco un rimpasto nel governo cittadino.
Il sindaco per paura di perdere la poltrona si alleava, in barba alle promesse elettorali, con i suoi avversari interni di partito, provvedendo inoltre a ritirare, come gli era stato opportunamente suggerito dal “gruppo”, le deleghe agli assessori che garantivano trasparenza attraverso la loro riconosciuta onestà e che rappresentavano, come già detto, l’unico esile tentativo visibile di mantenere fede in qualche modo alle promesse elettorali di rinnovamento.
Vogliamo ricordare sig. sindaco che al cittadino non è passato inosservato che lei, con la nomina dell’ing. Siena a capo di gabinetto del suo ufficio personale prima e la sua nomina ad assessore poi, insieme al rimpasto ancora non concluso del governo cittadino (ricordiamo che manca ancora la nomina di due assessori) abbia nei fatti abdicato i suoi poteri a favore di questo “gruppo” di “galantuomini”.
Il “Grande Imbroglio” che si sta consumando ai danni dell’intera città, caro Sindaco può essere ancora fermato.
Non continui per bramosie di potere a prestare la sua faccia, o peggio non diventi lei stesso l’artefice del “Grande Imbroglio” di cui è vittima la nostra città.
Se gli è rimasto ancora un briciolo di dignità, non permetta a questi signori di riappropriarsi della città, rimetta con dignità il suo mandato agli elettori che sapranno rendergli merito per il coraggio dimostrato di non accettare compromessi ignobili pur di governare.
E’ doveroso rivolgere un accorato appello anche agli amici moderati che condividono responsabilità politiche nell’attuale maggioranza, affinché riflettano seriamente sulla opportunità di mettere la parola fine su una esperienza amministrativa fallimentare ormai conclusa da tempo.
Movimento Politico Culturale
“Amo San Giovanni Rotondo”
Il Coordinamento Politico