L’arcivescovo usa parole dure per un sistema che divide l’Italia in due
E’ durissimo il messaggio lanciato questa mattina dal vescovo della Diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo e Presidente di Casa Sollievo della Sofferenza Padre Franco Moscone contro il sistema del tetto di spesa extraregionale. Uno sfogo che giunge all’indomani del suo ricovero in ospedale per un piccolo intervento durante il quale ha avuto modo di vedere come funziona il sistema, raccogliendo numerose testimonianze.
“Vivendo ormai stabilmente in Casa Sollievo – scrive Moscone – ho occasione di incontrare pazienti provenienti da diverse regioni soprattutto del Sud Italia e parlare con infermieri, medici e primari. Ho trovato scorretto come calcolo ed ingiusto per i diritti delle persone il sistema del ‘tetto di spesa extraregionale’! Casa Sollievo ha già coperto questo ammontare dal mese di ottobre, per cui è costretta o a rimandare indietro pazienti non anagraficamente pugliesi o ad assisterli senza copertura di spesa. Ho assistito ad un ‘no’ detto ad un cittadino proveniente da Vicenza che intendeva nuovamente sottoporsi qui ad un intervento chirurgico mal riuscito nella sua regione. Si tratta di un sistema iniquo (anche se supportato e regolato da legge dello Stato e dalle intese regionali). È iniquo perché danneggia la gente del Sud che potrebbe e vorrebbe trovare in loco strutture sanitarie qualificate per le loro necessità e sono costrette a trasferte al Nord Italia. È iniquo – sottolinea il Vescovo – perché favorisce la sanità del Nord Italia, specie quella privata, allargando sempre più la forbice tra le due ‘Italie’: il Nord ed il Mezzogiorno. Che dire?“
Al termine del suo lungo sfogo Moscone smette i panni del cittadino/paziente e veste quelli di autorità religiosa: “Come Presidente di un’Opera ospedaliera di livello riconosciuta a livello internazionale, e soprattutto come Vescovo di un territorio disagiato e per lo più dimenticato o sottoattenzionato dallo Stato, non posso tacere e devo denunciare un sistema così costruito. Lasciatemelo scrivere: sa molto di favoritismo alle regioni del Nord penalizzando fortemente gli ospedali privati accreditati nel sistema pubblico e che svolgono un ruolo fondamentale nel Servizio Sanitario Nazionale per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini“, ha concluso.