Flash mob di protesta e consegna delle chiavi degli esercizi al Sindaco
Una protesta silenziosa e pacifica, un flash mob atipico quello messo in scena questa mattina in Piazza dei Martiri, dinanzi l’entrata principale di Palazzo di Città: commercianti, ristoratori, albergatori e altre categorie produttive, ognuno rappresentato simbolicamente da una sedia vuota, hanno consegnato le chiavi dei propri esercizi nelle mani del primo cittadino Michele Crisetti per chiedere ancora una volta chiarezza sulle azioni che il governo intende intraprendere per le categorie commerciali, soprattutto per chi, come la maggioranza degli operatori sangiovannesi, lavora nel settore turistico messo in grave crisi dall’emergenza Coronavirus.
Una protesta che segue l’iniziativa di ieri quando tutti gli operatori, aderendo all’iniziativa del M.I.O (Movimento Imprese Ospitalità) “Risorgiamo Italia”, hanno acceso le insegne delle loro attività per far sentire la loro voce: “Chiediamo che lo Stato si faccia carico delle nostre interpellanze, non solo assistenzialistiche ma soprattutto rivolte alla riapertura delle attività e alla ripartenza dell’economia in un certo modo. Con queste condizioni, anche se ci sarà la possibilità di riaprire, molti di noi non lo faranno perché ci sono delle regole che non ci permettono di avere un afflusso di clientela tale da poter sopportare le ingenti spese”.
Ristoranti, alberghi e bar della zona sacra, ma anche del centro città, sono chiusi da quasi due mesi e senza certezze per il futuro. Una crisi che è destinata a protrarsi per molti altri mesi e che metterà in ginocchio il settore chiave dell’economia sangiovannese, quello turistico-religioso.
“Dobbiamo risorgere e lottare perché dalle difficoltà tireremo fuori il meglio di noi stessi. Non perdiamo la speranza” hanno dichiarato gli esercenti che nonostante le difficoltà del periodo non perdono l’ottimismo.
“Non siamo irresponsabili – scrive un noto ristoratore sulla sua pagina Facebook – manifestiamo per essere trattati con dignità da tutte le istituzioni. Vogliamo riaprire, ma con coscienza e rispetto di chi, tutti i giorni rischia la vita contro il covid19. Se occorre rimarremo chiusi fini a data da destinarsi, nel frattempo occorrono misure economiche e amministrative importanti. Rispettiamo e rispetteremo sempre le leggi dello Stato che però in questo momento particolare deve rispettare noi imprese, i nostri dipendenti e le nostre famiglie”.
Anche il Sindaco Michele Crisetti è dalla parte degli operatori e come dichiarato ieri durante un primo incontro si è detto molto preoccupato per le sorti del comparto turistico, vero motore economico della nostra città: “Questo segnale del disagio dei commercianti è volto a portare all’attenzione delle istituzioni il livello di difficoltà a cui sono arrivati per via dell’emergenza. Sono al loro fianco in questa battaglia, sono i primi ad avvertire il forte impatto di questa situazione che stiamo vivendo, ma subito dopo di loro ne risentiranno tante altre categorie. Prima che ci sia un effetto domino dobbiamo mettere in campo tutte le misure necessarie perché questo non si verifichi. Il mio invito alle istituzioni è quello di prevedere interventi ad hoc, commisurati, a questo settore particolare che è il turismo religioso, che ha delle peculiarità da tenere in considerazione quando si elaboreranno strumenti di aiuto e sostegno a questa categoria di imprese”.