di
Andrea Piano
Basta
veramente poco per creare un polverone. Una parola infelice, una frase
sbagliata o una lettera scritta di impulso sotto consiglio, magari, di un
collaboratore non troppo efficiente.
Conosco
bene il nostro primo cittadino, una persona intelligente, cosmopolita e trovo
veramente difficile ricollegarlo alla stessa persona che ha firmato
l’imbarazzante missiva “sugli immigrati” che campeggia su numerosi quotidiani,
anche nazionali, oggi.
Non
si possono scrivere determinate cose senza pensare alle conseguenze, in
particolar modo quando si rappresenta una cittadina che vive di immagine come
San Giovanni Rotondo.
Questo
è stato un autogol imperdonabile in un periodo in cui il nostro paese non gode
di particolare popolarità non solo fra i turisti, ma anche tra i mezzi di
comunicazione che non vedono l’ora di sguazzare nel torbido raccontando notizie
come questa.
Non
mi permetto di parlare di “spirito cristiano di accoglienza”o di fare
riferimento ai Vangeli (nonostante siano chiarissimi in merito) perché non sono
un assiduo frequentatore della chiesa e non rispetto appieno i dettami
religiosi, però mi è doveroso ricordare il “perché” siamo famosi nel mondo:
aver ospitato un uomo che ha fatto dell’amore per il prossimo la sua ragione di
vita.
Detto
questo il problema dell’immigrazione è sicuramente una questione importante e
come tale va affrontata, ma senza creare inutili allarmismi in una popolazione
che accetta con sospetto anche il semplice “forestiero”.
Invece
di gridare “al lupo”, costruire barricate con gente già pronta ad imbracciare
il fucile iniziamo ad affrontare il problema in maniera concreta intervenendo
sul territorio per regolarizzare quanto di nostra competenza. Troviamo
soluzioni per i problemi che già esistono non creiamone di nuovi.
Insieme
a tantissimi immigrati operosi e perfettamente integrati nel nostro paese c’è
un gruppetto di irregolari non censiti dediti all’accattonaggio e ad attività
non ben precisate. Dedichiamo la nostra attenzione a loro invece di accanirci
su un gruppo di una cinquantina di nordafricani che ha avuto la sfortuna
di nascere in un territorio martoriato dalle guerre. Guerre che, a volerla dire
tutta, sono state spesso fomentate dalla sete di conquista di noi
occidentali…
Proprio
da questa riflessione nasceva la mia idea di ospitarli all’ Agropolis con
l’obbligo di curare la struttura e l’ambiente circostante. Per come la vedevo
io sarebbe stato un gesto solidale che non avrebbe, però, tolto la dignità a
queste persone. E per noi non sarebbero stati un problema, ma una risorsa.
Purtroppo la mia proposta non ha ricevuto consensi, evidentemente come dicevano
i latini maiora premunt…
Che
poi Sindaco, diciamocelo fuori dai denti, tutti i problemi di sicurezza che hai
sollevato non ci sono visto che mandiamo la Polizia Municipale sulla
Manfredonia – Foggia "a fare cassa" con l’autovelox e/o negli
uffici invece che a controllare le attività abusive e a “pulire” la zona del
Santuario da tutti quegli illeciti che vengono perpetuati (a questo punto anche
con il nostro consenso) e che realmente ledono la nostra immagine, ma
soprattutto minano la nostra credibilità visto il nostro comune impegno in
campagna elettorale.
Coalizione
di Maggioranza “Progetto per la Città”
Commissario
Cittadino FLI
Andrea
Piano