Sul tavolo l’annosa questione dei danni all’attività pascoliva causati dai lupi
Si è tenuto ieri mattina presso gli uffici dell’Ente Parco Nazionale del Gargano un proficuo incontro tra il Presidente Stefano Pecorella, il Sindaco di Monte sant’Angelo, Antonio Di Iasio, gli allevatori di diversi comuni del Parco e i loro rappresentanti nelle associazioni di categoria, per affrontare, in pubblica assemblea, l’annosa questione dei danni causati dai lupi.
“E’ stato un incontro partecipato, sincero e intenso – spiega il Presidente Pecorella – , quello con gli allevatori del territorio. E’ estremamentepositivo aver finalmente chiarito alcune informazioni del tutto errate sulla gestione del parco che erano diventate quasi leggende popolari, come quella che il parco avesse liberato nell’area i Lupi. Informazioni false e tendenziose messe in giro ad arte per screditare l’immagine dell’ente, invece, da sempre al fianco dei nostri allevatori e mai contro.
Il ruolo del Parco è si quello di tutelare le specie protette, come il Lupo, e salvaguardare la biodiversità come patrimonio inestimabile dell’area protetta ma è anche un mio personale obiettivo costante la tutela e la stabilità economica delle aziende agro- zootecniche dell’area.
Per questo motivo il Parco finanzia il mantenimento in purezza della mucca podolica con oltre 80.000 euro l’anno ed ha approvato un regolamento per la copertura dei danni da fauna, che negli ultimi 3 anni hanno portato il Parco adindennizzare gli allevatori per circa 300.000 euro. Raddoppiando, solo negli ultimi due anni, l’importo erogato fino al 2010.”
Gli allevatori, presenti ed i rappresentati delle associazioni hanno riconosciuto l’impegno crescente del presidente nel sostenere le problematiche dei danni da fauna, hanno evidenziato il disagio nel dover affrontare ulteriori danni collaterali per mancato reddito e per la perdita di vitelli troppo piccoli, non ancora registrati in anagrafe e che vivono in stato brado, quindi difficilmente riconoscibili. Non da meno il malumore crescente per gli allevamenti fuori dall’area protetta che, per questo motivo, non percepiscono alcuni tipo di risarcimento da parte degli Enti preposti.
“La tutela dell’area protetta – conclude Pecorella – non va in disaccordo con gli interessi degli allevatori, tutt’altro. Come dimostrano i risultati degli ultimi anni, gli allevatori non avrebbero ricevuto alcun indennizzo se non esistesse l’area protetta del Parco Nazionale del Gargano.
In ogni modo mi sento molto vicino alle particolari difficoltà che sta vivendo l’attività pascoliva sul nostro territorio e mi impegnerò,per quanto riguarda le norme di indennizzo, a valutare la possibilità di integrare la tutela risarcitoria anche al mancato reddito oltre che all’indennizzo per il danno subito. Così come voglio intervenire sul Servizio Veterinario pubblico per attenuare i costi dell’intervento dei veterinari. Inoltre, accertate le presenze dei predatori, nelle diverse aree, prevedere forme di intervento come la dotazione agli allevatori di cani contro le aggressioni da Lupo, come succede in altre parti d’Italia.
Mi farò, inoltre, portavoce delle istanze degli allevatori fuori area Parco per chiedere al Ministero, alla Regione e alla Provincia un intervento risolutivo per sostenere concretamente la categoria.
Adesso, però, mi aspetto – conclude il Presidente Pecorella – anche un diverso atteggiamento della categoria che deve prestare più attenzione alla cura del proprio bestiame, che non può essere lasciato incustodito ed al pascolo brado anche di notte, poiché, in tal modo è certo che le povere bestie non potranno essere difese contro le aggressioni dei predatori, siano essi animali od uomini.
Se resteremo uniti potremo affrontare anche questi problemi e sono certo che un passo alla volta possiamo cambiare il destino di questa nostra terra, tutti assieme.”
hook
Che grande politico mancato il sig Pecorella , tanti giri di parole per non ammettere la presenza del lupo, e a che ne voglia dire deve sempre spiegarne la presenza visto l’ isolamento del Gargano. Se fosse vero che non sono stati lanciati spiegasse come mai alcuni testimoni hanno avvistato lupi con orecchini gialli modello mucche. Infine se passasse l’ ipotesi di un corrodoio naturale da cui questi animali sarebbero entrati ci spieghi come mai non ve ne siano entrati o usciti altre spece quali caprioli e conghiali? Sig Pecorella, visto il suo cognome……stia attento al lupo…..
Giovanni Canistro