Sarà inaugurato nelle campagne di San Marco in Lamis, in contrada "Faranone", il prossimo 18 marzo
Sarà il parco fotovoltaico più grande della Puglia e sarà inaugurato nelle campagne di San Marco in Lamis, in contrada "Faranone", il prossimo 18 marzo a partire dalle ore 10.00. Previsto l’arrivo nella cittadina garganica del Governatore della Puglia Nichi Vendola.
Interverranno, inoltre, il presidente della Provincia di Foggia Carmine Stallone, il sindaco Michelangelo Lombardi.
A darne notizia lo stesso primo cittadino che in questa iniziativa, interamente privata, ha scommesso fin dal suo insediamento. L’impianto, stando a quanto comunicato dal Comune di San Marco, è stato realizzato dall’azienda milanese Alerion, società da anni impegnata nell’utilizzo intelligente delle energie alternative.
Il parco ha un potenziale massimo di 2 megawatt e in futuro sarà probabilmente ampliato per un altro megawatt e produrrà energia pulita che sarà immessa sulla rete elettrica nazionale. Tutto questo permetterà una produzione di energia sicuramente superiore al fabbisogno locale che garantirà introiti alle esigue casse comunali e l’utilizzo di manodopera locale per la manutenzione e altre attività connesse all’impianto e contribuirà a diffondere l’idea che la produzione di energia con fonti alternative è possibile. La società Alerion, che opera anche nel settore dell’eolico, è presente anche in altre realtà pugliesi e in regioni importanti del Meridione italico, quali la Sicilia e la Campania. La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente in energia elettrica l’energia associata alla radiazione solare.
Essa sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico, basato sulle proprietà di alcuni materiali semiconduttori (fra cui il silicio, elemento molto diffuso in natura) che, opportunamente trattati ed interfacciati, sono in grado di generare elettricità una volta colpiti dalla radiazione solare (senza quindi l’uso di alcun combustibile).
Il dispositivo più elementare capace di operare una conversione dell’energia solare è la cella fotovoltaica, in grado di produrre una potenza di circa 1,5 Watt in condizioni standard. Un modulo fotovoltaico tipo, formato da 36 celle, ha una superficie di circa mezzo metro quadrato ed eroga, in condizioni standard, circa 50W. Il campo fotovoltaico è un insieme di moduli fotovoltaici, opportunamente collegati in serie e in parallelo, in modo da realizzare le condizioni operative desiderate.
Più moduli assemblati meccanicamente tra loro formano il pannello. La bassa densità energetica dell’energia solare necessita di grandi superfici per ottenere le alte energie necessarie a rifornire le abitazioni civili.
I sistemi fotovoltaici si distinguono in sistemi isolati (stand-alone) e sistemi collegati alla rete (grid connected), questi ultimi a loro volta si dividono in centrali fotovoltaiche e sistemi integrati negli edifici. Nei sistemi isolati, in cui la sola energia è quella prodotta dal fotovoltaico, occorre prevedere un sistema di accumulo (in genere costituito da batterie tipo quelle delle automobili, e dal relativo apparecchio di controllo e regolazione della carica), reso necessario dal fatto che il generatore fotovoltaico può fornire energia solo nelle ore diurne, mentre solitamente la richiesta energetica si ha durante tutte le ore del giorno.
E’ opportuno prevedere quindi un dimensionamento del campo fotovoltaico in grado di permettere, durante le ore di insolazione, sia l’alimentazione del carico, sia la ricarica delle batterie di accumulo. Nei sistemi fotovoltaici isolati, l’immagazzinamento dell’energia avviene, in genere, mediante accumulatori elettrochimici (tipo le batterie delle automobili).
Tali accumulatori permettono di far fronte a punte di carico, senza dover sovradimensionare i generatori, nonché di garantire la continuità dell’erogazione dell’energia anche in caso di basso (o nullo) irraggiamento o guasto temporaneo dei generatori. Poiché l’energia prodotta dal generatore fotovoltaico è sotto forma di corrente continua, qualora si debbano alimentare apparecchi che funzionino con corrente alternata, è necessario introdurre nel sistema un dispositivo elettronico, detto inverter, che provvede alla conversione da corrente continua a corrente alternata.
L’inverter è un elemento essenziale negli impianti collegati alla rete elettrica (che è a corrente alternata a bassa tensione), ma può non esserci se il sistema è isolato (in tal caso tutte le apparecchiature presenti dovranno funzionare in corrente continua). Nei sistemi collegati alla rete l’inverter è sempre presente mentre, al contrario degli impianti isolati, non è previsto il sistema di accumulo, poiché l’energia prodotta durante le ore di insolazione viene immessa nella rete. Viceversa, nelle ore notturne, il carico locale viene alimentato dalla rete: un meter provvede a scalare la differenza dal contatore.
Un sistema di questo tipo è, sotto il punto di vista della continuità di servizio, più affidabile di un sistema isolato. Il sistema fotovoltaico, nel suo insieme, capta e trasforma l’energia solare disponibile e la rende utilizzabile per l’utenza sotto forma di energia elettrica. Questo è quanto dice l’Enel e quanto affermano i maggiori costruttori di impianti fotovoltaici, tradotto in dialetto locale significa posti di lavoro e speranza per le giovani generazioni, che dal sole potrebbero realizzare direttamente o indirettamente opportunità di sviluppo.
Fonte Garganopress.net