Gli obiettivi dell’amministrazione comunale
A poco più di due settimane dalla chiusura della terza edizione della borsa internazionale del turismo religioso e delle aree protette «AUREA», l’amministrazione comunale ha reso pubblici i primi dati e le proprie valutazioni sul crescente rilievo dell’evento oltre che sulla evoluzione dei flussi turistici in città.
In estrema sintesi, i dati dei flussi hanno presentato per l’ente comunale connotazioni estremamente positive per le provenienze dall’estero, in continua crescita da diversi anni; nel secondo semestre del 2006 anche i flussi interni sono in ascesa tanto da compensare il calo registrato nella scorsa primavera rispetto agli anni precedenti.
Ritornando alla BITRAP «Aurea», è stata espressa dall’assessore alle attività produttive Giuseppe Siena la piena soddisfazione per il livello raggiunto da questo importantissimo evento che pone all’attenzione generale la stessa città e la propria offerta turistica. L’evento, si ricorderà, è stato considerato dall’Enit, l’agenzia nazionale per il turismo, avvenimento di primo livello in grado di creare sviluppo per l’intero Gargano, come per la Capitanata e per la stessa Regione Puglia.
«La BITRAP – ha sostenuto Siena – unica in Italia per la sua settorialità e specificità, ha senso solo se organizzata nel suo attuale contesto: all’interno dei locali dell’Aula liturgica progettata da Renzo Piano, dedicata a San Pio di Pietrelcina, incastonata sul Gargano, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, dove fede e natura si fondono. Altri progetti, di portata più vasta e generica, come quello di organizzare una borsa dei turismi a Foggia, non devono partire dall’idea di far morire la BITRAP per sostituirla con la borsa dei turismi. Sarebbe un grossolano errore strategico. Oltre che un duplicato della BIT di Milano, rappresenterebbe anche un intervento autolesionistico, destinato a togliere le prospettive ad un evento che ha trovato un suo preciso spazio nel settore turistico internazionale. In termini commerciali, si vorrebbe trasformare un negozio specializzato in un minimarket di piccole-medie dimensioni, che non riesce a fare concorrenza né ai supermercati più grandi (vedi BIT), né ai negozi specializzati».
Uno degli obiettivi più immediati da più parti ricercato ed auspicato è che sia i soggetti pubblici che gli operatori del settore dovrebbero cercare di perseguire è quello di «fare sistema», ossia costruire un sistema di integrazione dell’offerta dell’intero Gargano, come della Capitanata e della Regione Puglia, definendo le competenze e la natura giuridica dei Sistemi Turistici Locali ed avviando un processo di integrazione dal basso con i coordinamenti provinciali e regionale.
La BITRAP appena conclusa fa già pensare alla edizione del 2007, nella quale per gli operatori del settore l’obiettivo minimo da raggiungere deve essere quello di presentare proposte integrate del territorio (almeno garganico e della Capitanata), con le precise connotazioni rispetto ai flussi interessati (siano essi pellegrini o turisti): itinerari della fede, itinerari della natura, itinerari che coinvolgano fede, cultura e natura.
«E’ in cammino – ha continuato l’assessore Siena – il processo di costituzione della Fondazione che ha tra le sue finalità la organizzazione, oltre che della BITRAP, del Master per specialisti in Turismo Religioso-Culturale e delle Aree Protette e dell’Osservatorio Nazionale del Turismo Religioso. Oltre ai sette soci fondatori (Comune di San Giovanni Rotondo, Provincia di Foggia, Università degli Studi di Foggia, Cotup, Cassa Rurale ed Artigiana di San Giovanni Rotondo, Casa Sollievo della Sofferenza e Convento dei Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo), alla Fondazione possono aderire tutti i soggetti pubblici e privati che ne condividano le finalità».
Finalità che, in buona sostanza, si riconducono alla promozione del territorio facendolo conoscere, attraverso la BITRAP, ai Tour Operator provenienti da tutto il mondo; al miglioramento, con il master, dell’accoglienza e della qualità dei servizi turistici; alla conoscenza, attraverso l’osservatorio, delle potenzialità e delle caratteristiche della domanda (interna ed internazionale) interessata al turismo religioso. Con queste contestuali finalità la Fondazione potrebbe rappresentare lo strumento per consentire all’offerta di fare quel salto di qualità che da tempo in tanti si auspicano.
g.p.