Rossella Urru, è una ragazza ventinovenne di Samugheo (OR), da circa due anni è la rappresentante del Cisp, Comitato per lo sviluppo dei popoli.
Nella notte tra il 22 e 23 ottobre 2011 è stata prelevata dal campo profughi del popolo Saharawi nell’area di Tindouf, assieme a due volontari spagnoli: Ainhoa Fernandez de Rincon, dell’ “Associazione Amici del popolo Saharoui”, e Enric Gonyalons, dell’organizzazione “Mundobat”. Una decina di uomini vestiti da militari hanno fatto irruzione nel centro amministrativo e dopo una sparatoria hanno portato via i tre giovani.
Rossella Urru è la coordinatrice nei campi dei Rifugiati Saharawi dei progetti della ONG CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). Il CISP opera nei campi dal 1985, in coordinamento con organizzazioni internazionali – tra le quali la Comunità Europea, il Programma Alimentare, l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite -, la cooperazione italiana, enti locali italiani, in particolare la Regione Emilia Romagna e comuni in essa presenti. Tra i progetti seguiti dal CISP figurano :
- Sostegno alla Mezza Luna Rossa Saharawi (MLRS) per il miglioramento della gestione degli aiuti umanitari e la verifica della loro qualità;
- Progetti a sostegno del sistema scolastico;
- Progetti a sostegno della prevenzione delle epatiti virali;
- Progetti per la salute materno infantile;Progetti per il sostegno alla MLRS per l’immagazzinamento dei prodotti freschi e a temperatura controllata.
Dopo la missione ufficiale della Farnesina, con la visita lampo dell’inviato Margherita Boniver in Mali e in Burkina Faso, sul rapimento di Rossella non si è saputo più niente in maniera ufficiale. Uniche notizie: quelle trapelate da fonti maliane e seguite successivamente dal filmato trasmesso il 12 dicembre da “France Press” che attesta come la ragazza sarda e i due colleghi spagnoli stiano bene e si pensi siano nelle mani di un gruppo di scissionista di Al Qaeda per il Maghreb islamico.
Intanto alla pagina web dedicata alla vicenda di Rossella e del CISP, arrivano tantissime lettere di colleghi, ragazzi, studenti e tanta altra gente comune. In molti soprattutto in Sardegna ed Emilia Romagna espongono fuori dal balcone lenzuola con la foto di Rossella e l’invito alla sua liberazione.
Info: www.rossellaurru.it