A chi pensa che il Sant’Onofrio Calcio sia in declino perché isolato dalle istituzioni è nostro dovere mettere in evidenza il grande lavoro che questa società sta svolgendo nonostante il grave torto subito nel corso della passata stagione noto in tutta la Puglia. Grazie all’incessante lavoro dell’agente Fifa Aldo Placentino i seguenti calciatori, nati e cresciuti nel vivaio gialloblù, hanno cambiato casacca per approdare ad altri lidi:
Fiorentino Alessandro classe 1992, Manfredonia calcio 1° squadra Eccellenza pugliese
Pollino Francesco cl. 1990, Petacciato calcio Eccellenza molisana
Nardella Matteo cl. 1993, San Severese calcio Prima categoria
Cappucci Antonio cl. 1990, San Severese calcio Prima categoria
Russo Nicandro cl. 1991, Torremagiore Calcio Promozione pugliese
Di Cerbo Francesco cl. 1990, AC San Giovanni Rotondo
Di Bari Raffaele cl. 1993, Manfredonia calcio juniores
Di Bari Matteo, cl. 1994 Manfredonia calcio juniores
De Bonis Andrea cl. 1993 Manfredonia calcio juniores
Inoltre sono “prodotti” del settore giovanile dell’Asd Sant’ Onofrio i gemelli Augelli grandi protagonisti nel Vieste, Giovanni Gemma classe 1990 dell AC San Giovanni, Caiafa (’90) e Di Maggio (’91) del Lucera e Villani, un classe 1993 accasatosi al Torremaggiore calcio.
In definitiva sono ben sedici i ragazzi "targati" A Sant’Onofrio che ogni domenica, stabilmente, giocano in categorie importanti, giovani promesse che rappresentano il fiore all’occhiello della provincia di Foggia.
“È una grande soddisfazione, – commenta Aldo Placentino – , poter dare a questi giovani con il mio lavoro, che ormai svolgo stabilmente, la possibilità di giocare in categorie dure come la promozione ed eccellenza pugliese, ma è un solo il fine del grande lavoro svolto dai tecnici del sodalizio del presidente Antonio Cappucci che sforna tanta qualità, tanto che questi giovani sono richiestissimi. Anche se la società Asd Sant’Onofrio è lasciata sola dalle istituzioni locali, è un dovere mettere in risalto il grande impegno che questa società svolge, e sfido chiunque a mettere in dubbio la qualità di questi ragazzi, oltre alle doti tecniche e morali degli stessi. Ma il calcio è questo: regola e dedizione, e non certamente politica!”
“Penso – conclude Placentino – che il Sant’ onofrio è un esempio di programmazione e di forza sociale e il fatto che sia una società rispettata in provincia e presa come modello mi riempie di gioia. Nel nostro piccolo diamo a tutti la possibilità di giocare in categorie superiori, ma questa si può fare solo ed esclusivamente con la qualità e non con le chiacchiere nei bar”.