“Perché non vengono mai commentati ed elogiati gli articoli che riguardano i movimenti e le associazioni culturali, i movimenti sportivi e gli eventi di puro senso civico?”
di Pasquale Palumbo
E’ palesemente evidente come il pensare e l’interagire culturale a San Giovanni Rotondo, non scuota l’idea ed il pensiero popolare. Nello specifico mi riferisco agli articoli su tutte le attività culturali, di movimenti di pensiero e associazionismo che caratterizzano il nostro territorio e che al di fuori del Gargano riescono ad eccellere e a dare frutti mentre in patria restano sterili e fini a loro stessi, senza commenti e discussioni su questo portale.
Viceversa, quando si tratta di commentare a sproposito o denigrare chi è facente parte di fazione avversa, vuoi per corrente politica o pensiero diverso, il portale pullula di commenti a volte eccelsi e tante altre volte sterili e senza prosegui perché privi di fondamenta e privi di riscontri, magari celati sotto le mentite spoglie dell’anonimato.
L’invidia, il morboso senso dell’io prevale in assoluto sul bene collettivo, il trincerarsi su posizioni di comodo o di potere “povero”, genera a sua volta la guerra tra i poveri che ci riporta allo stallo economico e culturale che negli ultimi decenni paralizza San Giovanni Rotondo.
Gli eventi politici delle ultime settimane vengono posti in risalto da numerosi commenti.
Perché non vengono mai commentati ed elogiati gli articoli che riguardano i movimenti e le associazioni culturali, i movimenti sportivi e gli eventi di puro senso civico?
Tante e tante volte questo portale ha pubblicato eventi musicali, di cultura letteraria, eventi sportivi riguardanti nostri concittadini che nell’Italia e nel mondo hanno trionfato e ben figurato, perché quasi mai nessuno ha dato loro una pacca sulla spalla? Una parola di incoraggiamento?
Nulla di tutto ciò, se si vogliono vedere commenti su questo portale, solo critiche, diatribe e commenti esacerbanti che portano al nulla.
Facciamoci un esame di coscienza ed un passo indietro e guardiamo alla collettività, al territorio e al contesto culturale della nostra amata terra e chiediamoci cosa ognuno di noi nel suo piccolo può fare per il bene collettivo della comunità senza chiedere nulla in cambio se non il rispetto reciproco.