Dura replica della Federazione dei Moderati alle accuse di Pompilio
Chiediamo al sindaco pro tempore, Luigi Pompilio, di fare i nomi e i cognomi di quelle «persone che in maniera composita disegnano geograficamente delle alleanze politiche mettendo sotto scacco il sindaco di turno».
Sin dalla sua nascita la Federazione dei Moderati ha anteposto il bene della Città e dei cittadini ad ogni possibile soddisfazione personale e politica, mettendoci passione e severità nelle azioni che sono state intraprese. Subendo finanche sfottò pubblici (svaniti sotto i colpi di un’azione amministrativa concreta) mai contrastati dal sindaco pro tempore.
Avevamo finanche considerato propositiva la decisione del sindaco pro tempore di azzerare la giunta municipale, cosa peraltro che avevamo chiesto con una missiva privata indirizzata proprio al primo cittadino circa due mesi fa. Lo avevamo chiesto in silenzio per non fornire l’assist, ai vari sciacalli politici che vagano per la città, a possibili strumentalizzazioni di ogni genere e per mantenere una fattiva governabilità. Una sorta di verifica amministrativa alla luce del programma di lavoro stilato dopo la prima crisi amministrativa che ha visto entrare in maggioranza l’Udc e passare all’opposizione la civica Agire Insieme.
In quel momento, con il cambio di maggioranza, l’azione amministrativa ha cambiato marcia. L’elenco delle opere, grandi o piccole che siano, che il sindaco pro tempore ha tentato, vanamente, di appuntarsi sul petto ne sono una chiara dimostrazione. Le strane e fuorvianti dichiarazioni pubbliche rilasciate nella giornata di ieri hanno marcato l’effettivo desiderio del sindaco pro tempore, ovvero quello di arrivare a fine mandato con chiunque. Il lavoro svolto dai rappresentanti della Federazione (Antonio Centra, Michele Pennelli e Salvatore Ricciardi) è sotto gli occhi di tutti. In soli dodici mesi sono stati rispettati e cantierizzati diversi impegni (Comparto O, viale Aldo Moro, Chiesetta della Rotonda, Scuole, ospedaletto San Francesco, cura dell’arredo urbano con relativa riqualificazione di alcune zone urbane, sblocco – dopo vent’anni – di Costa Giardino, reperimento risorse e progettualità del primo tronco della fogna bianca, intesa con la scuola secondaria per la gestione – con tanto di borse di studio/lavoro – del “perottino”; solo per fare degli esempi).
Probabilmente, anzi sicuramente, l’operatività mostrata dagli assessori della Federazione ha disturbato il lungo sonno (e non aggiungiamo altro) nel quale era piombata la città attivando l’invidia di molti. In pratica la “politica del fare” della Federazione ha mandato a “carte 48” il bivacco politico amministrativo.
Per tutto quanto espresso la Federazione è pronta a passare all’opposizione del futuro governo cittadino e della maggioranza che eventualmente lo sosterrà, rimanendo fedele ai principi della sua fondazione: il bene della città prima di tutto. E, qualora ve ne fosse necessità o le condizioni, è pronta a restituire la parola ai cittadini.
San Giovanni Rotondo, 05 giugno 2014
I consiglieri comunali aderenti alla Federazione:
Carmelo Chiumento
Francesco Bisceglia
Michele Giuliani
Pietro Fania
Giuseppe Miglionico
Raffaele Augello
i soliti “malpancisti” DI TURNO in azione a San Giovanni Rotondo. Arriva un momento che nessuna cosa gli sta bene, perché magari programmi e progetti personali non si vedono andare in porto, e nonostante accordi precostituiti forse in sede elettorale, con chi e per che cosa lo lasciamo intuire, non trovano gli sbocchi auspicati. Si grida, quindi, al tradimento degli accordi, e si fa di tutto per intralciare l’andamento amministrativo, con la scusa del partito che la pensa in un certo modo, nel migliore dei casi, ma direi spesso e volentieri per motivi strettamente personali.
Ma, alla fine della fiera di tutte le vanità politiche che di volta in volta si accampano, chi ci rimette da questi continui litigi in sede comunale, è sempre e solo la Cittadinanza che – sono ormai decenni – non riesce più ad avere la buona sorte di un governo cittadino che duri per tutto il tempo della legislatura!
Raffaele Augello