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di Pio Matteo Augello Welfare distrutto, debito pubblico alle stelle, spread sopra 500 punti, italiani più poveri e disoccupati. Speculatori e banchieri si sfregano le mani. Mentre in Francia Hollande rimette in moto l’economia tagliando a ricchi e potentati. Sono passati 8 mesi circa da quando con un colpo di spugna alla costituzione e alle nefandezze dell’immobile governo Berlusconi, il pluriosannato Presidente della Repubblica Napolitano, ha aperto la strada al Governo dei tecnici presieduto dal Prof. Mario Monti da tutti ritenuto un luminare dell’economia. A dirla tutta, non si riesce nemmeno a capire da dove venga tutto questo riconosciuto spessore economico scientifico. La Thomson Reuters, Web of Knowledge, Web of Science è il database di riferimento di tutte le pubblicazioni scientifiche riconosciute dalla comunità scientifica, dai ricercatori, dove oltre ad essere elencate le pubblicazioni di carattere scientifico vengono elencate anche le citazioni di questi lavori da parte di altri scienziati e ricercatori. Queste citazioni sono la cartina torna sole del valore scientifico riconosciuto dalla comunità degli scienziati e dei ricercatori. Per farla breve sono l’unico strumento di misura su cui far affidamento per valutare il prestigio e lo spessore di medici, economisti, fisici, sociologi, psicologi, insomma del variopinto mondo della comunità scientifica internazionale. Più pubblicazioni e soprattutto citazioni in altri studi si hanno, maggiore è il prestigio dello scienziato. Qui le sorprese non mancano davvero. Il luminare Prof. Mario Monti, ha al suo attivo, 13 pubblicazioni scientifiche tutte pubblicate sulla stessa rivista, il Giornale degli Economisti e Annali di Economia, e conta l’incredibile numero di una sola citazione in altri studi scientifici. Tanto per rendere il senso della misura, un comune buon ricercatore, nell’arco della sua vita a fine carriera colleziona almeno 40 pubblicazioni ricevendo quantomeno 210 citazioni in media. Un fatto alquanto insolito, anzi anomalo. Con questo numero di pubblicazioni e citazioni, non si riesce a capire da dove venga questo spessore accademico riconosciutogli ( soprattutto nei media e soprattutto in quelli italiani) come risulta davvero di difficile comprensione come abbia fatto un così minuto curricula scientifico a scalare le cariche della più prestigiosa università privata italiana, la Bocconi di Milano, fino ad arrivare alla più alta, quella di rettore. Il delfino della più grande banca mondiale, la Goldamn Sachs, poi successivamente è riuscito, come tutti sappiamo a ricoprire il ruolo più importante in uno stato, quello di Premier, senza aver preso un voto, senza essersi candidato, e soprattutto a questo punto senza tutto questo grandissimo prestigio scientifico. I risultati del governo del “Luminare” sono sotto gli occhi di tutti. Otto mesi dopo il suo insediamento, siamo quasi al punto di partenza, ma in condizioni peggiori. C’è stata dapprima una pesantissima riforma delle pensioni, seguita da un deciso ridimensionamento dei livelli di welfare che facevano dell’occidente il baluardo dei diritti, tanto da doverli esportare con le bombe. Successivamente una riforma del mercato del lavoro, che sostanzialmente non cambia nulla per quanto riguarda l’ingresso nel mercato del lavoro per i giovani, non scalfisce una e dico una delle 50 e oltre tipologie contrattuali esistenti che generano il fantomatico fenomeno della precarietà, mentre allenta un po’ i limiti per i licenziamenti economici. Introduce l’Imu, la tassa che sostituisce la vecchia ici appesantendola incredibilmente e rosicando così un’altra fetta di potere di acquisto delle famiglie. Propone il taglio di migliaia di posti letto, e quindi di lavoro nella sanità pubblica, e si predispone un altro incredibile taglio all’istruzione e alla scuola. Dall’atro canto esonera dal pagamento dell’Imu le fondazioni bancarie, regalando così alle già poverissime banche circa un miliardo e mezzo di euro. Non vengono toccati gli stipendi dei super manager della P.A., e si pensa di approntare un maxi sconto alle politicizzatissime società concessionarie dei giochi d’azzardo, che devono allo stato qualcosa come 95 miliardi di euro di tasse non pagate. Risultato? Otto mesi dopo il debito pubblico tocca un nuovo record, lo spread è di nuovo intorno a quota 500, la disoccupazione continua ad aumentare, il reddito delle famiglie diminuisce, aumenta la forbice tra pochi ricchi e tanti poveri, e il sistema del welfare e della scuola è stato quasi distrutto. Il gran successo del “Professor nessuno” Monti , è questo. E per il professore dei burocrati europei e delle grandi banche mondiali, si tratta davvero di un successo. La conferma arriva riascoltando le parole che egli pronunciò nel 2011, alcuni mesi prima della sua nomina a Presidente del Consiglio, ospite al programma “L’infedele” trasmesso da LA7, dove definiva il tracollo della Grecia come il più grande successo dell’Euro. Un milione di gente con stipendi dimezzati e sulla soglia della povertà, per il professore sono un successo, il più grande successo dell’Euro. Di un euro aggiungo io troppo ad appannaggio delle esigenze economiche del nord Europa (Germania in primis) e troppo esposto ai giochi della grande speculazione finanziaria e della banche private. Potentati che ingrassano speculando sul debito pubblico di alcuni paesi europei, facendo impennare i tassi e di conseguenza comprando debito pubblico degli stati nel frattempo costretti a piazzarlo a nteressi elevatissimi alle stesse banche, banche che ricevono denaro dalla Banca Centrale Europea all’1% di interesse. Quelle stesse banche che con le bolle finanziarie e immobiliari hanno generato la crisi attuale, e che sono state salvate nel 2008 dal denaro pubblico degli Stati. Se non è questa una truffa sulle spalle di milioni di persone, non si capisce cosa altro possa essere. E il bonario Professor Monti tutto questo lo sa, e lo considera un successo. Un successo da far pagare ai cittadini, alle imprese, ai giovani, sacrificati sull’altare della finanza mondiale, così intima consigliera del delfino Monti. Hollande, invece, in Francia in un mese ha tagliato privilegi della politica, auto blu, auto di rappresentanza per le PA, ha tassato al 75% i redditi superiori ai 5 milioni di euro, ha abolito lo scudo fiscale, ha sottratto alla chiesa sovvenzioni statali pari a 2,3 milioni di euro destinati a istituti privati esclusivi, ha abolito tutti i sussidi a editoria, riviste politiche, fondazioni e case editrici. Ha tagliato del 25% gli stipendi dei funzionari governativi, del 32% quello dei parlamentari e del 40% quello dei manager della Pubblica Amministrazione che guadagnano più di 800 mila euro. Con tutti i fondi ricavati, ha creato più di 150 istituti di ricerca assumendo 2.500 giovani laureati disoccupati. Ha rilanciato il ruolo della scuola, ove ha creato altri 50.000 posti di lavoro per altri giovani laureati assunti come insegnanti. Ha istituito un bonus cultura, un meccanismo che consente di pagare tasse zero a chi fonda una cooperativa o apre librerie e che assuma almeno 2 laureati disoccupati iscritti alle liste. Ha istituito infine un fondo per le “mamme single” in condizioni finanziarie disagiate garantendo un sussidio mensile fino al compimento dei 5 anni. Bhè risultato, lo spread è caduto al livelli accettabili, intorno all’1%, c’è stato un rilancio occupazionale che ha fatto si che la produttività sia in aumento dopo anni di declino. Alla faccia del governo del Luminare Monti, e dei politicanti allo sbaraglio italiani, che tra un anno verranno a chiederci i voti, sbandierando il loro senso di responsabilità verso la collettività.