Rappresenta la
prima causa di morte per tumore femminile e colpisce 1 donna su 10… eppure con
la prevenzione si può guarire
La prima forma
di prevenzione è quella che s’impara da piccole: un’alimentazione sana, ricca di frutta, verdura, legumi, pesce e olio
extra vergine di oliva (la nostra dieta mediterranea) e pochi grassi animali,
limita i livelli degli estrogeni dannosi che poi provocano il tumore al seno. Le donne che
seguono una tale alimentazione riducono del 40% il rischio di ammalarsi di
cancro.
Le forme di prevenzione:
- l’allattamento
al seno: consente alla cellula del seno di completare
la sua maturazione e quindi di essere più resistente a eventuali
trasformazioni neoplastiche; - la
mammografia: è il metodo attualmente più efficace per la
diagnosi precoce. Una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età,
ma nelle donne con familiarità si comincia prima, verso i 40-45 anni; - l’ecografia: è più adatta alle giovani
donne, di solito consigliata dopo la comparsa di un nodulo sospetto; - l’autopalpazione: non particolarmente efficace, ma una donna che conosce il proprio
corpo sa riconoscere un cambiamento. In questi casi notando un nodulo, una
variazione del capezzolo o della pelle del seno (a buccia d’arancia),
perdita di liquido, è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia che
consiglierà ciò che è meglio.
Diversi sono i fattori di rischio:
- l’età: più dell’80 per cento dei casi di tumore del seno colpisce donne
sopra i 50 anni; - la
familiarità: circa il 10 per cento delle donne con tumore
del seno ha più di un familiare stretto malato (soprattutto nei casi
giovanili); - gli ormoni: un uso eccesso di estrogeni facilita la comparsa del cancro al seno;
- le alterazioni del seno, le cisti e i
fibroadenomi che si possono rilevare con un esame del seno non aumentano
il rischio di cancro. Sono invece da tenere sotto controllo i seni che
alle prime mammografie dimostrano un tessuto molto denso o addirittura una
forma benigna di crescita cellulare chiamata iperplasia del seno; - obesità;
- fumo.
Eppure
nonostante tutte le campagne per la prevenzione, ancora tanta disinformazione,
dovuta alla paura, ruota intorno alla parola "cancro", dando spazio,
spesso e per disperazione, anche a ciarlatani che mettono a rischio la nostra
salute.
Solo la ricerca,
che ogni giorno ci dona nuove speranze, è capace di darci le risposte di cui
abbiamo bisogno, quindi cerchiamo tutti di sostenerla, in modo tale da avere la
luce della speranza sempre accesa.
MPC
fonte www.airc.it