La dura replica del Partito Democratico alle dichirazioni del Sindaco
Leggiamo con indignazione il comunicato stampa del sindaco, Luigi Pompilio, nel quale si informa la cittadinanza di aver provveduto a scrivere una missiva al Ministero degli Interni e alla Regione Puglia per esprimere dissenso rispetto all’accoglienza di extracomunitari nei nostri alberghi.
Le guerre che hanno recentemente colpito i territori nordafricani (dall’Egitto alla Tunisia e alla Libia) hanno inevitabilmente fatto arrivare sulle coste italiane un enorme flusso di profughi che da marzo fino ad oggi continua incessante. Il risultato di questi arrivi è stato la totale paralisi dell’isola di Lampedusa che a partire dal mese di marzo è stata in grado di accogliere decine di migliaia di profughi senza l’aiuto dello Stato e con la solidarietà di tutti i cittadini. Il Governo italiano di centrodestra con il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ha inteso risolvere la grave emergenza umanitaria chiedendo un sacrificio a tutte le 20 regioni italiane e distribuendo equamente i flussi di migranti e di profughi. Alla Regione Puglia sono stati assegnati 1650 migranti.
Già in precedenza la Puglia si era dimostrata la regione più sensibile al problema dei profughi, tanto che il Presidente Vendola aveva immediatamente reso operativo un centro di accoglienza a Manduria in provincia di Taranto. Questo a riprova che la nostra regione conserva uno spirito di accoglienza e di solidarietà che non ha pari.
L’ultima cosa che ci si poteva aspettare era che il sindaco della nostra città, Luigi Pompilio, scrivesse al ministro e al presidente della Regione Puglia esprimendo dissenso rispetto all’arrivo di un esiguo numero di immigrati che saranno ospitati decentemente in alberghi che si sono resi disponibili ad accoglierli sul territorio comunale stipulando regolari convenzioni con la Regione Puglia.
Vogliamo ricordare al Sindaco che il nostro è il “PAESE DELL’ACCOGLIENZA E DELLA RICONCILIAZIONE” e che lo sarà anche quando lui, tra breve, tornerà a Milano da immigrato italiano.
Esprimiamo tutta la nostra indignazione rispetto alle oscene le parole del sindaco:
“Considerato che la nostra città è un centro della cristianità tra i più importanti del globo , l’Amministrazione Comunale si oppone fermamente all’ingresso di extracomunitari sommariamente identificati, perché tra questi potrebbero annidarsi potenziali cellule terroristiche. Nella migliore delle ipotesi, un apparente beneficio economico derivante dall’accoglienza di queste persone negli alberghi, si trasformerebbe presto in un ritorno di immagine negativa, dovuto all’accattonaggio indiscriminato che si riverserebbe sulla città, danneggiando così l’intero sistema di accoglienza turistica, già precario e attualmente oggetto di faticosa riqualificazione”.
Dichiarazioni gravissime che dimostrano la grande incapacità di questa amministrazione nel governo dei processi e la cattiva immagine che contribuisce a diffondere: una città in preda a problemi di “abusivismo, microcriminalità e presenza di zingari” che causano tensioni ansie e paure alla nostra comunità difficilmente gestibili. Dichiarando la propria inadeguatezza porta i pellegrini a pensare che San Giovanni Rotondo sia una cittadina xenofoba non vocata all’accoglienza dove è necessario tenere ben stretta la borsetta sotto il braccio senza spendere un euro per non alimentare fenomeni di abusivismo.
Al contrario di quanto dichiarato dal sindaco, sono proprio quei valori cristiani di cui parla che ci dovrebbero spingere ad atti di solidarietà verso persone che sono meno fortunate ed invece tentiamo di respingerli in nome del decoro, dell’immagine turistica e del sistema accoglienza del nostro paese.
Ricordiamo al sindaco che il diritto di richiedere asilo e il diritto di non essere respinti verso un Paese dove si corra il rischio di morte o di subire trattamenti disumani e degradanti, sono sanciti dalla Convenzione di Ginevra e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
Il circolo di San Giovanni Rotondo del PD si propone come protagonista della civile convivenza attraverso il coinvolgimento di cittadini italiani e di immigrati per favorire l’incontro e la conoscenza reciproca, attraverso attività concrete come il coinvolgimento delle associazioni degli immigrati, i corsi di lingua e cultura italiana, la conoscenza e la promozione delle altre culture, il coinvolgimento dei giovani e delle donne. Attività peraltro già previste anche dall’attuale normativa.
L’economia di San Giovanni Rotondo già oggi beneficia del supporto di una numerosa comunità di cittadini stranieri che con il loro lavoro rendono possibile un equilibrato sviluppo.
Il Partito Democratico di San Giovanni Rotondo si dissocia totalmente dalle dichiarazioni del sindaco Luigi Pompilio e di questa strumentale e inconcepibile ingerenza in materie che non sono di sua competenza.
Teniamo a ribadire che se San Giovanni Rotondo è il paese dell’accoglienza e della riconciliazione lo dobbiamo allo spirito di solidarietà e di grande convivenza che ha sempre contraddistinto i suoi cittadini.
Rinneghiamo totalmente l’immagine che il sindaco vuole far passare e ci batteremo affinché il buon nome del nostro paese non sia infangato da dichiarazioni strumentali atte soltanto a creare un clima di scontro sociale intollerabile.
Il Partito Democratico di San Giovanni Rotondo
Circolo "Nicola Cisternino"