IV Domenica Tempo Ordinario
“Beati i poveri in spirito”
a cura di
Don Salvo Miscio
Prima Lettura
Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero
Dal libro del profeta Sofonìa
Sof 2,3;3,12-13
Cercate il Signore voi tutti, poveri della terra, che eseguite i suoi ordini, cercate la giustizia, cercate l’umiltà; forse potrete trovarvi al riparo nel giorno dell’ira del Signore.
«Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero». Confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele.
Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 145 (146)
R. Beati i poveri in spirito.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. R/.
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. R/.
Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R/.
Seconda Lettura
Dio ha scelto ciò che è debole per il mondo
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 1, 26-31
Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili.
Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.
Canto al Vangelo
R. Alleluia, alleluia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
R. Alleluia.
† Vangelo
Beati i poveri in spirito
Dal vangelo secondo Matteo
Mt 5,1-12a
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Impara l’arte e mettiti da parte
Le Beatitudini sono come una nascosta biografia interiore di Gesù, un ritratto della sua figura (Vangelo). Egli è il povero che non ha dove posare il capo, Egli è il mite e umile di cuore, è il perseguitato e oppresso, è il puro di cuore che vive un rapporto continuo con il Padre. Egli è colui che anticipa in sé la sorte di coloro che lo seguiranno e che per causa sua periranno, sperimentando di conseguenza la gioia del Regno di Dio.
Gesù Cristo avvera in sé quanto Sofonia annuncia (I lettura). Lui, il povero, cerca e trova Dio e la sua giustizia. Lui, il debole, è stato scelto per confondere i forti (II lettura).
Le Beatitudini sono segnali che indicano la strada anche alla Chiesa, che in esse si riconosce e trova indicazioni chiare sul suo cammino. Ogni fedele è chiamato a seguire Gesù Cristo secondo questi tratti per poterne condividere anche la beatitudine. Si tratta di imparare da Cristo, nuovo maestro che si asside sulla cattedra (montagna, segno di Dio), l’arte di vivere da discepoli e imparare soprattutto l’umiltà di chi sa che nella propria debolezza si mostra la forza di Dio.