I DOMENICA DI AVVENTO
di casa ritornerà”
a cura di
don Salvo Miscio
Prima Lettura
Se tu squarciassi i cieli e
scendessi!
Dal libro del profeta Isaìa
Is 63,16b-17.19;
64,1.3-7
Tu, Signore, sei
nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. Perché, Signore, ci lasci
vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti
tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Se
tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo, tu scendesti e davanti a
te sussultarono i monti. Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha
sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi
confida in lui.
Tu vai incontro a
quelli che praticano con gioia la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco,
tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati
ribelli.
Siamo divenuti
tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di
giustizia; tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno
portato via come il vento. Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava
per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi
messo in balìa della nostra iniquità. Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi
siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani.
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 79(80)
R. Signore, fa’ splendere il tuo volto e
noi saremo salvi.
Tu, pastore
d’Israele, ascolta, seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e
vieni a salvarci. R/.
Dio degli eserciti,
ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la
tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R/.
Sia la tua mano
sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci
allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. R/.
Seconda Lettura
Aspettiamo la manifestazione
del Signore nostro Gesù Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo
ai Corìnzi
1 Cor 1,3-9
Fratelli, grazia a
voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie
continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata
data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni,
quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di
Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a
voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi
renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù
Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con
il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Canto al Vangelo
R. Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia e
donaci la tua salvezza.
R. Alleluia.
† Vangelo
Vegliate: non sapete quando
il padrone di casa ritornerà.
Dal vangelo secondo Marco
Mc 13,33-37
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione,
vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito
dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno
il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque:
voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte
o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso,
non vi trovi addormentati.
Quello che dico a
voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Un
Dio che fa tanto per chi confida in lui
Inizia l’Avvento e con esso un nuovo
Anno Liturgico. Questo periodo ci porta a orientare il cuore verso Dio, così da
comprendere nuovamente il suo punto di vista sulla storia e sul mondo.
Riprenderemo coscienza di essere opera delle Sue mani e ci stupiremo nel
renderci conto di quanto il nostro Dio è disposto fare per chi lo cerca, per
chi confida in Lui, per chi si sforza di praticare la giustizia (I Lettura). Il
dono più grande che ci ha fatto è Suo Figlio. Poter vivere la comunione con Lui
significa mettere un’ ipoteca sulla nostra vita (II lettura). Siamo liberi
dinanzi a Dio anche di scegliere di stare lontani da Lui. Gesù Cristo è venuto
sulla terra a dimostrarci che vivere affidandoci al Padre, vivere secondo lo
Spirito, e quindi vegliando sulle nostre debolezze è una strada che porta
salvezza e realizzazione (Vangelo). Buon cammino a tutti! Che le prossime feste
natalizie ci trovino svegli, come lo spettacolo di un’aurora indimenticabile.